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mercoledì 26 gennaio 2022

#07 SETTIMA PUNTATA – STAGIONE 10 - RECORDING STUDIOS.48 – ADVISION STUDIOS.b – Mercoledì 26 gennaio 2022, ore 19,00


Prosegue il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate a singoli studi di registrazione, ascoltando musica lì registrata, e raccontandone la storia e l'anedottica.

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock (e non solo).

Secondo appuntamento dedicato agli Advision Studios di Londra.

Nel 1969 la sede degli Advision Studios si spostò poco distante, al nr.23 di Gosfield Street dotandosi di un’adeguato sistema di isolamento acustico appositamente progettato dallo svedese Stellan Dahlstedt e sfruttando appieno i più ampi spazi disponibili; fu creata una sala capace di ospitare un’orchestra di 60 elementi unitamente ad uno schermo e proiettore da 35mm per le registrazioni di colonne sonore ed effetti cinematografici (lo ‘Studio One’, di 12 x 9 metri, per la cui sala regia fu utilizzato mixer custom precedentemente assemblato), una ulteriore sala teatrale per le registrazioni di doppiaggi al piano superiore (delle dimensioni di 9 x 6 metri, dotato di un mixer custom a 14 ingressi e 4 uscite) ed un’ulteriore sala di missaggio posta nel seminterrato (lo ‘Studio Two’ di 6 x 3,5 metri, equipaggiato di un mixer Neve a 20 ingressi e 16 uscite).

A partire dagli inizi degli anni ‘70 gli Advision Studios diventarono tra i preferiti dei gruppi della neonata scena progressive, che lo apprezzavano particolarmente per l’eccellente qualità delle strumentazioni tecniche di cui era dotato.


Ecco i brani ascoltati in trasmissione:
Julie Driscoll, Brian Auger And The Trinity - All Blues, 1969
Gethsemane (I Only Want to Say), 1970
Emerson, Lake & Palmer - Lucky Man, 1970
Pink Floyd - Come In Number 51, Your Time Is Up, 1970


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mercoledì 12 gennaio 2022

#06 SESTA PUNTATA – STAGIONE 10 - RECORDING STUDIOS.43 – ADVISION STUDIOS.a – Mercoledì 12 gennaio 2022, ore 19,00

 


Prosegue il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate a singoli studi di registrazione, ascoltando musica lì registrata, e raccontandone la storia e l'anedottica.

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock (e non solo).

Primo appuntamento dedicato agli Advision Studios di Londra.

Gli Advision Studios nascono nel 1956, quando Guy Whetstone e Stephen Appleby acquistano i ‘Guy de Bere Studios’, situati nel pieno centro di Londra al nr.83 di New Bond Street nel quartiere di Mayfair, rinominadoli Advision Studios. Un nome che è tutto un programma; l’attività degli studi viene subito focalizzata sulla produzione di doppiaggi e sigle musicali per annunci pubblicitari. L’anno prima infatti era nata la prima tv privata inglese, la ITV (Indipendent Television), che contrariamente alla BBC trasmetteva annunci pubblicitari.

Durante la seconda metà degli anni ‘60 però gli Advision Studios diventano uno degli studi di punta londinesi per la musica pop e rock.

Gli Advision Studios a New Bond Street, situati in un seminterrato, consistevano di una singola sala di medie dimensioni (9 x 4 metri), di una piccola sala regia (4 x 3,5 metri) e di una piccola stanza dedicata alla produzioni di acetati e masters; a circa 100 metri di distanza c’era un piccolo teatro per doppiaggi e registrazioni cinematografiche; il tutto molto approssimativo e povero dal punto di vista dell’isolamento acustico; in aggiunta, la cantina veniva utilizzata come ‘camera eco’, essendo la sala di registrazione di dimensioni non sufficienti per ottenere decenti riverberi e spazialità del suono.

Gli Advision Studios furono il secondo studio inglese (secondo alcuni il primo, contendendo tale primato con i Trident Studios) a dotarsi di un registratore a 8 tracce fabbricato dalla statunitense Scully Recording Instruments: modello Scully 284-8. A tal proposito fu realizzato un mixer custom (fatto in casa) dotato di 22 ingressi, 8 uscite ed un sofisticato sistema di equalizzazione.


Ecco i brani ascoltati in trasmissione:
The Art Woods - If I Ever Get My Hands On You, 1964
Long John Baldry – Unseen Hands, 1966
The Yardbirds – Lost Woman, 1966
The Who – Magic Bus, 1968
Crazy World of Arthur Brown – Fire, 1968 
Caravan - Place Of My Own, 1968


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