Fenomeno di grande diffusione negli anni '60, la riproposizione in lingua italiana di canzoni inglesi e americane (e non solo), spesso con testi completamente incongruenti con gli originali, permetteva a gruppi italiani famosi di ampliare il proprio repertorio proponendo proprie versioni di brani di gruppi stranieri poco conosciuti e a gruppi italiani meno famosi di far luce su di sè proponendo proprie versioni di canzoni meno note di gruppi famosi.
Questa puntata è dedicata alle covers dei due brani più famosi dei Jefferson Airplane (White Rabbit e Somebody To Love) e di uno dei brani più celebri del repertorio di Simon & Garfunkel (Scaraborough Fair) con due mirabili eccezioni alla regola: la White Rabbit in lingua araba della cantante libanese Mayssa Karaa (dalla colonna sonora di American Hustler) e la Scarborough Fair (Sejem Želja) degli sloveni Delial.
The Great Society – White Rabbit, 1966
Mayssa Karaa - White Rabbit, 2013
The Great Society – Somebody To Love, 1966
Gli Hugu Tugu – Fino A Ieri, 1969
Bobby Solo – La Fiera Del Perdono, 1969
Delial - Sejem Želja, 1971
Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.nz/#!uFQwUKRI!A-hKzGj32GWdbEgWOcfJm4Mg2Kn7Y4s0uxWb8a0uOug
WHITE RABBIT
White Rabbit, vero e proprio inno della controcultura psichedelica, è una composizione di Grace Slick già nel repertorio della sua prima band The Great Society, ed è una loro versione che abbiamo ascoltato in trasmissione, tratta da uno dei due album pubblicati dalla Columbia nel 1968 sull'onda del successo commerciale dei Jefferson Airplane.La canzone è' però universalmente nota come opera dei Jefferson Airplane che la incisero come singolo 45 giri e la inserirono nel loro secondo album Surrealistic Pillow, il primo con Grace Slick.
Questo è il video della celebre partecipazione del 1967 al programma televisivo americano The Smothers Brothers Comedy Hour, celebre perchè fu ripreso a colori e furono aggiunti effetti visivi ad imitazione dei light shows psichedelici tipici dei loro concerti.