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lunedì 27 aprile 2015

#30 TRENTESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 – FAMOLO STRANO.4 - Yardbirds in italiano - Lunedì 27 aprile 2015, ore 21.45

Torna a grande richiesta la rubrica "Famolo Strano" dove ascoltiamo covers in lingua italiana di canzoni straniere.
Fenomeno di grande diffusione negli anni '60, la riproposizione in lingua italiana di canzoni inglesi e americane, spesso con testi completamente incompatibili con gli originali, permetteva a gruppi italiani famosi di ampliare il proprio repertorio proponendo proprie versioni di brani di gruppi stranieri poco conosciuti e a gruppi  italiani meno famosi di far luce su di sè proponendo proprie versioni di canzoni meno note di gruppi famosi.
Questa puntata è dedicata alle covers di brani degli Yarbirds (gruppo su cui ci siamo dettagliatamente soffermati in un'altra puntata) con l'eccezione dei due brani finali, due vere 'leccornie' che non abbiamo potuto non inserire in scaletta.


I Satelliti – Finirà (For Your Love), 1965
Club 76 - Me Ne Andrò Domani (Heart Full Of Soul), 1966
I Jaguars – Non ti voglio più (Evil Hearted You), 1966
Gli Astrali – Non Siamo Come Voi (You Are A Better Man Then I), 1967
The Latins - La Moralità (Over Under Sideways Down), 1965
I Persiani - Piccoli giochi (Little Games), 1967
Flora Fauna Cemento – Superstar, 1970
Wilson Pickett – Un'Avventura, 1969




Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!mdwHwAQA!W3r7HJdFesJ8fj9glqkIlPfrrT_01CHalIvlA_NaIu0




FOR YOUR LOVE

Ecco gli Yardbirs nel 1965 al programma televisivo americano Shindig! Eric Clapton aveva già abbandonato il gruppo (aveva suonato nella registrazione del brano, ma voleva distaccarsi dalla svolta pop del gruppo e restare fedele alla sua vocazione blues andando a militare nei Bluesbreakers di John Mayall) e al suo posto troviamo un giovanissimo Jeff Beck alla chitarra acustica e voce di sottofondo.



lunedì 20 aprile 2015

#29 VENTINOVESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 – DUANE ALLMAN.2 - Lunedì 20 aprile 2015, ore 21.45

Concludiamo la miniserie di due puntate dedicate al chitarrista Duane Allman, celebre per aver capitanato assieme al fratello Greg la mitica band Allman Brothers Band.
In queste due puntate trascureremo il materiale musicale degli Allman Brothers Band (ABB) per dedicarci esclusivamente alla produzione pre-ABB e alle prestazioni da sessionman di Duane Allman.


Wilson Pickett – Born To Be Wild, 1969
Arthur Conley - That Can't Be My Baby, 1969
King Curtis - Games People Play, 1969
Duane Allman – Goin' Down Slow, 1969
John Hammond - Shake For Me, 1969
Herbie Mann – Push Push, 1971



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!bEB23ZxC!9DB_k6pnrFJsdatbagC8kHj9zELcut-3Y-a3XZr-3iw



BORN TO BE WILD

Grande classico del rock, vero e proprio inno generazionale, vanta il record di essere il primo brano musicale nel cui testo compaiono le parole "heavy metal" ('I like smoke and lightning Heavy metal thunder' - ancorchè non riferibili ad alcun genere musicale). Composto da Mars Bonfire in forma di 'ballad', venne adottato dagli Steppenwolf (nella cui primitiva incarnazione 'The Sparrows' lo stesso Bonfire aveva militato) e registrato nel 1967 nella versione dura e veloce che tutti conosciamo e che uscì sul mercato nel giugno del 1968.
Ecco gli Steppenwolf nel giugno del 1969 al programma televisivo tedesco Beat Club.




lunedì 13 aprile 2015

#28 VENTOTTESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 – DUANE ALLMAN.1 - Lunedì 13 aprile 2015, ore 21.45

Cominciamo oggi una miniserie di due puntate dedicate al chitarrista Duane Allman, celebre per aver capitanato assieme al fratello Greg la mitica Allman Brothers Band.
In queste due puntate trascureremo il materiale musicale degli Allman Brothers Band (ABB) per dedicarci esclusivamente alla produzione pre-ABB e alle prestazioni da sessionman di Duane Allman.


The Escorts – Turn On Your Love Light, 1965
Allman Joys – You Deserve Each Other, 1966
The Hour Glass – Down In Texas, 1968
The Hour Glass – B.B.King Medley(Sweet Little Angel,It’s My Own Fault,How Blue Can You Get?),1968
The 31st of February – Morning Dew, 1968
Clarence Carter – The Road Of Love, 1968



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!7BhxSQhA!rR8vJtfKaEEi1XsW-crbfJOq2GG0vwb-pum9Tt0wbSg





TURN ON YOUR LOVE LIGHT

Brano R&B dal direttore d'orchestra/arrangiatore Joe Scott e inciso per la prima volta nel 1961 dal cantante di colore Bobby Bland ottenendo un discreto successo.
Negli anni successivi entra nel repertorio di tanti gruppi pop rock.
Ad esempio i Grateful Dead che lo trasformarono in una cavalcata improvvisativa e psichedelica come è testimoniato da questo splendido video del 1970; negli stessi anni i Grateful Dead e gli ABB condivisero il palco in svariate occasioni, scoprendo di condividere un'attitudine musicale ed esecutiva votata all'improvvisazione spinta e dilatata, analoga a quella del jazz. 




lunedì 6 aprile 2015

#27 VENTISETTESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 – EASTER - Lunedì 6 aprile 2015, ore 21.45

Puntata dedicata al tema pasquale.


Genesis – The Lamb Lies Down On Broadway>Fly On A Windshield>Broadway Melody Of 1974 (The Lamb Lies Down On Broadway, 1974)
Patti Smith Group – Babelogue+Rock N Roll Nigger (Easter, 1978)
Frank Zappa – Watermelon In Easter Hay [Prequel] (Hammersmith Odeon 1978, 2010)
Frank Zappa – Watermelon In Easter Hay (Joe's Garage Act III, 1979)



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!2RoRDCxb!kaOUdBpGwAf7l5xjkFuHngKYHUXAUoyWmB9vlLTs3pM




GENESIS

Medley di apertura del doppio concept album 'The Lamb Lies Down On Broadway' del 1974, l'ultimo dei Genesis con Peter Gabriel. 
L'album (comunemente noto come "The Lamb" - ovvero l'agnello, simbolo prettamente pasquale) con le sue quattro facciate tratteggia l'avventura fantastica di Rael, graffittaro newyorkese di origini portoricane, che viene catapultato dalla Broadway del 1974 in una dimensione altra in cui attraversa varie prove e vicissitudini.
Artisticamente quest'album rappresentò l'abbandono delle atmosfere fiabesche e surreali che avevano caratterizzato la produzione precedente dei Genesis, sia attraverso un suono più duro e variegato, sia attraverso l'impianto estetico dei concerti del tour in cui fu suonato in tutto il mondo, come si può constatare da questo video tratto dal concerto di Berna del 1975.
Pur essendo durato la bellezza di circa 100 date, e pur essendo uno spettacolo teatralmente ambizioso e spettacolare, non fu effettuata nessuna video registrazione professionale; col tempo però sono affiorate tante e svariate registrazioni amatoriali come questa.