Interrompo brevemente il ciclo di puntate dedicate ai Cherokee Studios per dedicarne una ad una persona per me molto importante recentemente scomparsa: il maestro Stefano Calandrini.
Grande chitarrista e grande insegnante di musica, è stato mio professore di chitarra dal 1986 e soprattutto legato a me da un’amicizia veramente profonda.
Ascolteremo quindi in questa puntata esclusivamente (o quasi) brani tratti dal repertorio cosiddetto ‘classico’ della chitarra; brani ovviamente legati a Stefano perché da lui amati, studiati.
L’utilità di questa puntata sarà quindi a più livelli.
1. A livello personale come catarsi della perdita
2. Per chi lo ha conosciuto, come ricordo della comune passione per la musica e la chitarra.
3. Per tutti gli altri, per conoscere un po' del repertorio cosiddetto ‘classico’ della chitarra
C’è poi un’altra importante funzione, legata al ‘paranormale’ e alla disabilità che negli ultimi 5 anni circa aveva fatto perdere l’udito a Stefano: la possibilità ora di fargli ascoltare la musica da me scoperta in questi ultimi anni e che per me finora era stato impossibile condividere con lui.
Non credo che lui possa ora ascoltarla, non credo al paranormale e alla possibilità della sua anima o del suo spirito di ascoltare questa puntata, ma non voglio precludermi comunque questa possibilità.
Questi i brani ascoltati in trasmissione:
Heitor Villa-Lobos – Studio n.1 (Allegro non troppo arpejos), 2016
Girolamo Frescobaldi - Aria detta la Frescobalda, 1959
Alonso De Mudarra – Fantasia X, 1967
Luis de Narváez - Fantasia IX del primer tono, 1995
John Dowland – Forlorn Hope Fancy, 2006
Johann Sebastian Bach - Chaconne, 1990
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