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mercoledì 12 gennaio 2022

#06 SESTA PUNTATA – STAGIONE 10 - RECORDING STUDIOS.43 – ADVISION STUDIOS.a – Mercoledì 12 gennaio 2022, ore 19,00

 


Prosegue il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate a singoli studi di registrazione, ascoltando musica lì registrata, e raccontandone la storia e l'anedottica.

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock (e non solo).

Primo appuntamento dedicato agli Advision Studios di Londra.

Gli Advision Studios nascono nel 1956, quando Guy Whetstone e Stephen Appleby acquistano i ‘Guy de Bere Studios’, situati nel pieno centro di Londra al nr.83 di New Bond Street nel quartiere di Mayfair, rinominadoli Advision Studios. Un nome che è tutto un programma; l’attività degli studi viene subito focalizzata sulla produzione di doppiaggi e sigle musicali per annunci pubblicitari. L’anno prima infatti era nata la prima tv privata inglese, la ITV (Indipendent Television), che contrariamente alla BBC trasmetteva annunci pubblicitari.

Durante la seconda metà degli anni ‘60 però gli Advision Studios diventano uno degli studi di punta londinesi per la musica pop e rock.

Gli Advision Studios a New Bond Street, situati in un seminterrato, consistevano di una singola sala di medie dimensioni (9 x 4 metri), di una piccola sala regia (4 x 3,5 metri) e di una piccola stanza dedicata alla produzioni di acetati e masters; a circa 100 metri di distanza c’era un piccolo teatro per doppiaggi e registrazioni cinematografiche; il tutto molto approssimativo e povero dal punto di vista dell’isolamento acustico; in aggiunta, la cantina veniva utilizzata come ‘camera eco’, essendo la sala di registrazione di dimensioni non sufficienti per ottenere decenti riverberi e spazialità del suono.

Gli Advision Studios furono il secondo studio inglese (secondo alcuni il primo, contendendo tale primato con i Trident Studios) a dotarsi di un registratore a 8 tracce fabbricato dalla statunitense Scully Recording Instruments: modello Scully 284-8. A tal proposito fu realizzato un mixer custom (fatto in casa) dotato di 22 ingressi, 8 uscite ed un sofisticato sistema di equalizzazione.


Ecco i brani ascoltati in trasmissione:
The Art Woods - If I Ever Get My Hands On You, 1964
Long John Baldry – Unseen Hands, 1966
The Yardbirds – Lost Woman, 1966
The Who – Magic Bus, 1968
Crazy World of Arthur Brown – Fire, 1968 
Caravan - Place Of My Own, 1968


Per ascoltare/scaricare la puntata: 


oppure qui:

 
ora anche su Spotify:




THE ART WOODS - IF I EVER GET MY HANDS ON YOU

Lato B del primo singolo pubblicato dagli Art Woods. Sul sito discogs.com ho trovato un’acetato (all’epoca erano le stampe veloci su supporto discografico a scopo di provino o demo) di questo brano prodotto dagli Advision Studios. Non so però se la versione del brano pubblicata dalla Decca e ascoltata in trasmissione sia stata registrata presso gli Adivison Studios.
Gli Art Woods erano un gruppo di r&b capitanato dal cantante Arthur Woods (fratello maggiore del più noto Ron Wood) nelle cui fila militarono il tastierista John Lord (poi nei Deep Purple) e il batterista Keef Hartley (poi nei John Mayall’s Bluesbreaker). Pur essendo un gruppo di ottima qualità al pari di contemporanee band di successo (come Yardbirds e Rolling Stones) e nonostante vari passaggi televisivi su programmi tipo Ready, Steady, Go!, non riuscirono mai ad avere successo commerciale.





LONG JOHN BALDRY – UNSEEN HANDS

Long John Baldry (1941-2005) è stato un cantante blues anglo-canadese e, più tardi nella vita, un doppiatore. Negli anni '60, è stato uno dei primi cantanti britannici a cantare il blues nei club e ha condiviso il palco con molti musicisti britannici tra cui i Rolling Stones e i Beatles. Sia Rod Stewart che Elton John sono apparsi, prima della loro celebrità, in band guidate da Baldry. Baldry era alto 2,01 m, da cui il soprannome di "Long John".
Il brano ascoltato in trasmissione è il lato A del suo quarto singolo pubblicato dalla United Artists il giorno 11/02/1966, prodotto da George Martin. Come per il brano degli Art Woods ho trovato un acetato prodotto dagli Advision Studios sul sito discogs.com, e non so se la versione del brano ascoltata in trasmissione sia stata registrata presso gli Adivison Studios.




Questo video ci regala una spettacolare ed incredibile carrellata di talenti della scena r&b dell'epoca; registrato al 'Fifth National Jazz & Blues Festival' tenutosi a Richmond l'8 agosto 1965 ci permette di ammirare Eric Burdon, Stevie Winwwod, Long John Baldry, Julie Driscoll e Rod Stewart, tutti insieme sullo stesso palco.






THE WHO – MAGIC BUS

Famosissimo e bellissimo brano degli Who che all’epoca della sua uscita non godette di particolare successo.
Fu registrato agli Advision Studios il 29 maggio 1968 e pubblicato come singolo il 27 luglio 1968 dalla Decca negli USA e il 18 settembre 1968 dalla Track Records in UK.




In questo video l'apparizione televisiva degli Who ad un programma francese andato in onda il 31 dicembre 1968, ovviamente sono in playback.




Questo video invece è frutto della certosina meticolosità dell'autore che ha preso l'audio della splendida versione di Magic Bus tratta dall'album iconico 'Live At Leeds' e ci ha cucito sopra immagini tratte da altre performance; il risultato è straordinario.










CRAZY WORLD OF ARTHUR BROWN – FIRE

Singolo di successo planetario (ma caso unico ed isolato per questa band) pubblicato dalla Track Records nel giugno del 1968, prodotto da Kit Lambert (manager degli Who) e Pete Townshend e registrato agli Advision Studios.
Il brano si apre con l’iconica frase ‘I am the God fo Hellfire’ e si chiude con il suono che il cantante e i produttori immaginavano come il vento dell’inferno. Per realizzare questo suono il tecnico Gerald Chevin registrò dei rumori di fondo (che come ricorda lui erano tipici della strumentazione dell’epoca) e li riprodusse utilizzando il metodo allora in uso per l’effetto phaser: facendolo suonare da due registratori contemporaneamente con una piccola variazione di velocità tra i due.

Sul palco, quando cantava questo brano, Arthur Brown indossava una maschera infuocata, come possiamo vedere in questo video della loro apparizione al programma televisivo Top Of The Pops andato in onda il 18 luglio 1968.




A distanza di quasi 50 anni e alla veneranda età di 73 anni Arthur Brown incrdibilmente canta ancora Fire sui palchi del mondo con rinnovata energia.










CARAVAN - PLACE OF MY OWN

Brano di apertura del primo eponimo album dei Caravan registrato agli Advision Studios nel settembre 1968, prodotto da Tony Cox (figura seminale per la scena folk-rock e progressive inglesi), pubblicato dalla Verve Forecast nell’ottobre 1968.
Il gruppo utilizzò per le registrazioni la strumentazione dei Soft Machine che essendo in tour negli USA assieme a Jimi Hendrix utilizzavano la strumenazione di quest’ultimo.
Gruppo inglese della zona di Canterbury, fondata dagli ex membri dei Wilde Flowers David Sinclair, Richard Sinclair, Pye Hastings e Richard Coughlan nel 1968, non riuscì mai ad ottenere il successo commerciale che era stato previsto per loro all'inizio del loro carriera, ma sono comunque considerati una parte fondamentale della scena di Canterbury; mescolando rock psichedelico, jazz e influenze classiche hanno saputo creare una sonorità prog-rock peculiare ed originale.





In questo video li vediamo in azione al programma televisivo tedesco Beat Club nel 1969.



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