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lunedì 12 gennaio 2015

#15 QUINDICESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 - KEY WORD: ONE, TWO, THREE, FOUR – Lunedì 12 gennaio 2015, ore 21:45

La "parola chiave" o filo conduttore della scelta dei brani di questa puntata è  "one. two, three, four" ovvero brani che iniziano con il classico scandire del tempo pronunciato da un membro del gruppo.


Manos Hadtzidakis – Ta Pedia Tou Pirea, 1960
Sam the Sham and the Pharaohs – Wolly Bully, 1965
Kraftwerk – Schaufensterpuppen, 1977
Joy Division – Warsaw, 1978
Crosby, Stills, Nash & Young – Deja Vu, 1970
Beck – Elevator Music, 2006
The Beatles – Taxman, 1966
The Beatles - Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (Reprise), 1967



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!iVACnTLZ!3VaxDkUv8VHXMBIwWfkRfOH2jiQ8vb2yiMtgUe0Zj1M





MANOS HADTZIDAKIS - TA PEDIA TOU PIREA

Cominciamo con la lingua greca e con l'eccezione che conferma la regola guida delle selezioni musicali di questa puntata; in questo caso infatti l'ellenico one two three four (ena, vio, tria, tessera) non è scandito per dare inizio al brano ma è inserito nel testo della canzone, e senza la funzione di introduzione ritmica del brano.
Con questa composizione, scritta per la colonna sonora del film "Never On Sundays", l'autore Manos Hadtzidakis vinse l'Oscar per la migliore canzone nel 1960 e l'attrice protagonista, la greca Melina Mercouri, il premo per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes.
Ecco il brano così come compare nel film:







Questo il trailer del film:





Il brano ebbe un successo planetario e se ne realizzarono versioni tradotte in vari lingue.
In Italia il titolo "I bambini del Pireo" fu trasformato in "Uno A Te, Uno A Me" e fu cantato da Dalida, che fu l'esecutrice anche della versione francese col fedele titolo "Les Enfants du Pirée".









SAM THE SHAM AND THE PHARAOHS – WOLLY BULLY

Passiamo all'anglo-spagnolo del celeberrimo Wolly Bully il cui cantante di origini messicane Sam The Sham era famoso per la bizzarra abitudine di indossare sempre un turbante.
Uno-Dos-One-Two-Tres-Quatro!









KRAFTWERK – SCHAUFENSTERPUPPEN

Dopo lo spagnolo passiamo all'algido tedesco dei teutonici Karftwerk.
Ein, Zwei, Drei, Vier!





Ed eccoli dal vivo a Dusseldorf il 17 gennaio 2013.











JOY DIVISION – WARSAW

Brano di apertura della prima uscita discografica dei Joy Division, ovvero l'EP An Ideal For Living del 1978, nonchè primo nome della band, Warsaw ha un testo biografico sul nazista Rudolf Hess e l'inizio del brano è scandito dal conteggio "3 5 0 1 2 5 Go!" che allude direttamente al numero seriale attribuito a Hess quando fu fatto prigioniero: il numero completo era 31G-350125, e la parte corale del brano recita proprio lo spelling di 31G (thrree one G).
In questo video i New Order, gruppo formato dagli membri dei Joy Division dopo il suicidio del cantante Ian Curtis, suonano Warsaw al John Peel Day 2005 evento celebrativo in occasione del primo anniversario del celeberrimo radio dj britannico John Peel.




Questo invece è il bassista dei Joy Division Peter Hook che esegue il brano in medley con Atmosphere nel 2011 a Montreal.









CROSBY, STILLS, NASH & YOUNG – DÉJÀ VU

Brano composto da David Crosby e inserito nell'omonimo splendido album del 1970, dà anche il titolo al documentario del 2008 diretto da Neil Young sotto le mentite spoglie di Bernard Shakey che documenta la tournè di Crosby, Stills, Nash & Young di due anni prima. Per promuovere infatti il suo album del 2006 Living With War, fortemente e apertamente ostile alla politica militarista e interventista di Geroge W. Bush, Neil Young chiese ai suoi vecchi soci di unirsi a lui rinnovando così la loro identità protestataria, pacifista e antimilitarista.
Questo è il trailer del documentario sulle note del brano ascoltato in trasmissione nella versione suonata in quel tour, ahinoi senza il "one two three four" per cui lo abbiamo scelto.





Qui siamo nel 1991, senza Young; video estratto dal DVD The Acoustic Concert.









BECK – ELEVATOR MUSIC

"One, two, you know what to do". Così inizia il brano di apertura del decimo album di Beck “The Information” uscito nel 2006.








THE BEATLES – TAXMAN

"One, two, three, four, one, two" con colpo di tosse: così si apre uno dei migliori album dei Beatles, Revolver del 1966. Basso da paura di Paul e assolo super acido di George.
Ecco la realtà virtuale del video game Rock Band.





Volo iperspaziale all'indietro e approdiamo all'infantile cartoon del 1967; in questo episodio intitolato Taxman i Beatles sognano di essere ai tempi di Robin Hood.









THE BEATLES - SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND (REPRISE)

Video che accompagna la versione del brano tratta dalla colonna sonora di "Love", spettacolo del Cirque Du Soleil che dal 2006 viene rappresentato al Mirage Hotel di Las Vegas, in un teatro appositamente costruito. Per la colonna sonora, uscita nel novembre del 2006, lo storico produttore dei dischi dei Beatles George Martin, assieme al figlio Giles, ha reinventato il repertorio beatlesiano lavorando sulle registrazioni multitraccia originali della Apple Records, creando con un sapiente lavoro di remissaggio quello che, a mio parere giustamente, all'epoca fu definito il "nuovo disco dei Beatles".





Ecco la realtà virtuale del videogame Rock Band.





E' sempre Rock Band che apparentemente dobbiamo ringraziare per questo video, in particolare le sue registrazioni multitraccia che hanno permesso di isolare la sola parte vocale del brano. Molto interessante, si apprezzano appieno le splendide armonie vocali di John e Paul.




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