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giovedì 21 gennaio 2021

#07 SETTIMA PUNTATA – STAGIONE 9 – CALANBREAM FUN CLUB.1 – Giovedì 21 gennaio 2021, ore 19,00

 


Interrompo brevemente il ciclo di puntate dedicate ai Cherokee Studios per dedicarne una ad una persona per me molto importante recentemente scomparsa: il maestro Stefano Calandrini.
Grande chitarrista e grande insegnante di musica, è stato mio professore di chitarra dal 1986 e soprattutto legato a me da un’amicizia veramente profonda.
Ascolteremo quindi in questa puntata esclusivamente (o quasi) brani tratti dal repertorio cosiddetto ‘classico’ della chitarra; brani ovviamente legati a Stefano perché da lui amati, studiati. 

L’utilità di questa puntata sarà quindi a più livelli.
1. A livello personale come catarsi della perdita
2. Per chi lo ha conosciuto, come ricordo della comune passione per la musica e la chitarra.
3. Per tutti gli altri, per conoscere un po' del repertorio cosiddetto ‘classico’ della chitarra 

C’è poi un’altra importante funzione, legata al ‘paranormale’ e alla disabilità che negli ultimi 5 anni circa aveva fatto perdere l’udito a Stefano: la possibilità ora di fargli ascoltare la musica da me scoperta in questi ultimi anni e che per me finora era stato impossibile condividere con lui.
Non credo che lui possa ora ascoltarla, non credo al paranormale e alla possibilità della sua anima o del suo spirito di ascoltare questa puntata, ma non voglio precludermi comunque questa possibilità.



Questi i brani ascoltati in trasmissione:
Heitor Villa-Lobos – Studio n.1 (Allegro non troppo arpejos), 2016
Girolamo Frescobaldi - Aria detta la Frescobalda, 1959
Alonso De Mudarra – Fantasia X, 1967
Luis de Narváez - Fantasia IX del primer tono, 1995
John Dowland – Forlorn Hope Fancy, 2006
Johann Sebastian Bach - Chaconne, 1990




 

Partiamo proprio con la proposta di un brano che lui non ha mai potuto ascoltare.

HEITOR VILLA-LOBOS – STUDIO N.1 (ALLEGRO NON TROPPO ARPEJOS), 2016

I 12 studi per chitarra che Villa Lobos compose negli anni ’20 del secolo scorso dedicandoli ad Andres Segovia (che ne incise solo tre) rappresentano una pietra miliare nella storia chitarristica; sono considerati la pietra fondatrice dello stile chitarristico moderno.
Lo Studio n.1 era uno dei cavalli di battaglia di Stefano, era capace di suonarlo a velocità imbarazzanti e lo utilizzava come riscaldamento delle mani.
La versione ascoltata in trasmissione, eseguita dal chitarrista portoghese Mickael Viegas e da lui pubblicata nel 2016 in un album contenente tutte le composizioni di Villa Lobos per chitarra, è particolarmente originale e rivoluzionaria soprattutto per l’uso di sovraincisioni, tecnica di studio tipicamente estranea dal repertorio classico. A me piace tantissimo e avrei tanto voluto conoscere l’opinione di Stefano su questa registrazione.




Questa è un'esecuzione dello Studio 1 da parte di Andres Segovia registrata a Monaco nel 1961.






GIROLAMO FRESCOBALDI - ARIA DETTA LA FRESCOBALDA, 1959

Girolamo Frescobaldi, musicista presso la corte del ducato di Ferrara, fu uno dei principali autori di musica per strumenti a tastiera di tutto il tardo Rinascimento e primo Barocco.
La sua trascrizione per chitarra è entrata prepotentemente nel repertorio chitarristico ed è il primo brano che ho studiato (all’epoca avevo 17 anni) sotto la guida di Stefano.
Ascoltiamo la versione registrata nel 1959 dal chitarrista Julian Bream, chitarrista particolarmente amato da Stefano.
Il caso vuole che Stefano invecchiando diventasse sempre più simile fisicamente a Julian Bream, specialmente per l’incipiente calvizie che contraddistingueva entrambi: tanto da guadagnarsi il soprannome di “Calanbream” da parte di una ristretta cerchia di amici ravennati (tra cui il sottoscritto e l’ideatore Maurizio Sangiorgi, chitarrista e professore) che amava definirsi Calanbream Fan Club; da cui il titolo delle presenti puntate.
La composizione è tratta dalla raccolta ‘Il secondo libro di toccate, canzone, versi d'hinni, Magnificat, gagliarde, correnti et altre partite d'intavolatura di cembalo et organo’ pubblicata a Roma nel 1627, è divisa in cinque parti e sostanzialmente è un ‘tema con variazioni’. La trascrizione più conosciuta, ad opera di Andres Segovia, è priva della quinta parte (la Corrente) che viene sostituita dalla ripetizione della prima parte, ovvero del tema. La versione di Julian Bream ascoltata in trasmissione è un’esecuzione della trascrizione di Segovia.





Questa è una bella interpretazione del chitarrista Massimo Agostinelli.








ALONSO DE MUDARRA – FANTASIA X, 1967

Alonso De Mudarra (1510 – 1580) fu un importante compositore spagnolo e suonatore di vihuela, strumento a corde molto simile alla chitarra; infatti il repertorio originariamente concepito per questo strumento è entrato naturalmente in quello dei chitarristi, oltre ad essere eseguito su strumenti d’epoca.
La Fantasia X è probabilmente la sua composizione più famosa; il titolo completo è ‘Fantasia X que contrahaze la harpa en la manera de Ludovico’ e lo possiamo tradurre ‘che imita l’arpa nello stile di Ludovico’, quest’ultimo era un famosissimo virtuoso dell’arpa di quel periodo.
Anche questo era un brano molto amato, studiato, sviscerato e suonato da Stefano che sapeva interpretarlo in maniera esemplare.
Lo ascoltiamo nell’esecuzione di John Williams pubblicata nel 1967
John Williams è probabilmente il chitarrista più stimato e prefito da Stefano.




Questa è l'interpretazione di David Russel, chitarrista scozzese molto apprezzato da Stefano.








LUIS DE NARVÁEZ - FANTASIA IX DEL PRIMER TONO, 1995

Luis de Narváez (1526 – 1549) è un altro dei grandi compositori e vihuelisti del ‘500 spagnolo (noto anche come ‘siglo de oro’ per la sua ricchezza musicale).
Questa è una composizione poco nota e poco suonata che Stefano mi ha fatto conoscere ed apprezzare; è molto breve ma particolarmente intensa e caratterizzata da una stupenda fluidità armonica e tonale.
La ascoltiamo nella bella e cristallina interpretazione di Juan Carlos Rivera che la esegue con una vihuela, strumento per cui questo brano fu originariamente concepito.








JOHN DOWLAND – FORLORN HOPE FANCY, 2006

John Dowland (1563 – 1626) è un altro artista rinascimentale molto amato da Stefano. Suonatore di liuto, è considerato uno dei massimi autori musicale del periodo elisabettiano.
Stefano amava particolarmente la Fantasia n.7 in mi maggiore, e francamente non come considerasse questa Fantasia che io ritengo straordinaria per l’uso audace dei cromatismi e delle dissonanze.
La ascoltiamo nell’esecuzione al liuto di Edin Karamazov tratta dall’album ‘Songs From The Labyrinth’ pubblicato dalla Deutsche Grammophon nel 2006, interamente dedicato ad opere di John Dowland, principalmente canzoni interpretate alla voce da Sting.
E’ un album che proprio in questi giorni ho ascoltato molte volte e sempre chiedendomi che cosa ne avrebbe pensato Stefano, come lo avrebbe giudicato.






Stefano è sempre stato attento al fascino femminile, spesso molto più che alla musica e alla chitarra, e mi chiedo se in questo video sarebbe stato più attratto dalla bellezza fisica dell'esecutrice piuttosto che dalla sua interpretazione.









JOHANN SEBASTIAN BACH - CHACONNE, 1990

Quinto movimento della Partita n.2 per violino di Bach, opera BWV 1004, la Ciaccona è stata trascritta per chitarra ed è diventata parte integrante del repertorio chitarristico.
La ascoltiamo nell’interpretazione di Manuel Barrueco tratta dall’album Manuel Barrueco Plays Bach & De Visée pubblicato dalla EMI nel 1990.
Manuel Barrueco, chitarrista cubano nato nel 1952, è uno dei chitarristi preferiti da Stefano.




Questa è un'apparizione televisiva tedesca di Barrueco risalente al 1985.

1 commento:

  1. Ti ringrazio davvero di cuore per avere celebrato questa parte così importante del vissuto del mio amico amatissimo e compagno di studi Stefano. Ora ha superato il suo terribile isolamento e lo ha fatto con quella ironica dignità con cui ha vissuto tutta la vita. Grazie per questo regalo che Stefano, attraverso te, mi ha fatto pervenire il giorno del mio onomastico. Anche a me piace pensare a questo collegamento. Arrivederci.

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