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giovedì 24 gennaio 2019

#8 OTTAVA PUNTATA – STAGIONE 7 – RECORDING STUDIOS.15 ABBEY ROAD STUDIOS f - Giovedì 24 gennaio 2019, ore 17,00




Proseguiamo il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate all'ascolto della musica lì registrata, alla storia e all'anedottica dei "Recording Studios". 

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che hanno avuto nella storia della musica pop/rock.

Sesta puntata dedicata a quelli che probabilmente sono gli studi di registrazione più famosi nel mondo: gli Abbey Road Studios di Londra, quelli per intenderci dove i Beatles registrarono la quasi totalità delle loro opere.


Ecco la lista dei brani ascoltati: 

Beatles – Martha My Dear, 1968 
Beatles – Julia, 1968 
Beatles – Birthday, 1968 
Pretty Things – Baloon Burning, 1968 
Pretty Things – Loneliest Person, 1968 






BEATLES - MARTHA MY DEAR

Il cosidetto White Album (doppio LP dalla copertina enigmaticamente bianca, in palese contrasto col precedente loro album Sgt. Pepper ..., con la scritta "The Beatles" - titolo ufficiale - in rilievo) fu registrato tra il 30/05/1968 e il 14/10/1968 e fu pubblicato il 22/11/68.
Per la prima volta i Beatles usufruirono anche di uno studio diverso da Abbey Road: i Trident Studios, perché avevano un 8 piste già operativo.
Anche gli Abbey Road Studios ne avevano uno, ma non utilizzato perché la politica della EMI era di non utilizzare nuove attrezzature finché non fossero adeguatamente testate dai loro tecnici; quando lo scoprirono i Beatles convinsero i tecnici Ken Scotto e Dave Harries ad utilizzarla di nascosto; e così fu.
Fu durante queste sessioni che la presenza in studio di Yoko Ono divenne costante e invadente in maniera crescente, creando malumore. Ci furono episodi eclatanti di malessere: George Martin abbandonò temporaneamente le sessioni, Geoff Emerick (eminente tecnico del suono con loro fin da Revolver) li lasciò definitivamente, Ringo Starr abbandonò il gruppo dal 20 agosto al 5 settembre.
Dei 30 brani che compongono il doppio album solo 16 sono suonati da tutti e 4 i Beatles insieme.


Stilisticamente è un mix di tantissimi generi, ma non ci sono brani che li mischiano; ogni brano è dedicato ad un singolo stile musicale.

Paul McCartney 'rubò' il titolo di "Martha My Dear" dal nome del suo cane pastore anche se il testo non vi fa alcun riferimento. L'intera traccia è suonata da lui con il supporto di musicisti da studio e non vede la presenza di altri Beatles. L'arrangiamento di ottoni fu composto da George Martin.






BEATLES - JULIA

'Julia' fu l'ultimo brano ad essere registrato per il White Album; John Lennon si cimenta alla chitarra acustica arpeggiando in maniera simile al McCartney di 'Blackbird' (altra perla del White Album).
E' l'unico brano dei Beatles in cui Lennon è solo ed è dedicato alla madre Julia Lennon, morta nel 1958 in un incidente stradale quando Lennon era solo diciassettenne: il testo affronta il tema della perdita della madre e della relazione con Yoko Ono ("ocean child" nella canzone), che partecipò alla stesura del testo della canzone (comunque accreditata Lennon-McCartney).

In questo video Sean Lennon (figlio di John e Yoko Ono) la esegue dal vivo introducendola con le seguenti parole: "non si presume che debba dire alcunchè, così voglio solamente dire che questa canzone è dedicata a mia madre".





BEATLES - BIRTHDAY

Brano principalmente composto durante la sessione di registrazione agli Abbey Road Studios del 18/09/1968.
Secondo quanto dichiarato da McCartney fu una collaborazione paritaria con Lennon 'cotta e mangiata'.
Furono ispirati dalla prima visione televisiva inglese del rock'n'roll movie 'The Girl Can't Help', e la cantarono nello stile di Little Richard, star musicale della pellicola.
Yoko Ono e Pattie Harrison (moglie di George Harrison) partecipano ai cori.

Questo video è tratto da un concerto canadese di Paul McCartney del 2008.



Questa invece è la splendida bambina-prodigio Miss Emily Christine che la esegue alla batteria.
Imperdibile!





PRETTY THINGS - BALLOON BURNING

Quinto brano del concept album S.F.Sorrow registrato tra novembre 1967 e settembre 1968 e pubblicato nel dicembre del 1968.
Prodotto da Norman Smith (co-fondatore dell'etichetta discografica Harvest, con cui i Pretty Things dichiararono di esservi trovati benissimo, definendolo un ‘sesto membro’) vide il determinante contributo del tecnico del suono Peter Mew che arricchì l'album con suoni e manipolazioni sonore che sono un marchio di fabbrica degli Abbey Road Studios.
E' un bellissimo album considerato da molti come la prima ‘rock opera’ anche se gli Who (che poco dopo pubblicarono il loro celebre doppio album 'Tommy') hanno sempre negato di esserne stati influenzati, contrariamente a quanto sostenuto da molti critici e dai Pretty Things stessi.
La storia che viene narrata (le vicissitudini del protagonista Sebastian F. Sorrow, dalla nascita alla solitudine della vecchiaia attraverso un’infanzia interrotta dal lavoro, lutti e insuccessi amorosi) non si sviluppa tramite le canzoni (come Tommy o The Wall per intenderci) ma attraverso dei capitoli narrativi tra una canzone e l’altra che furono stampati nella copertina del disco.
Storia infelice, e la sua profonda e pessimistica tristezza, unitamente alla scarsa promozione fatta dalla EMI, potrebbe essere un motivo dello scarsissimo successo commerciale. In USA fu pubblicato dalla Rare Earth (sussidiaria ‘rock’ della Motown) solo nella tarda primavera del 1969, quindi successivamente a Tommy degli Who (in USA fu criticato come la brutta copia di Tommy), masterizzato grossolanamente e con una copertina diversa rispetto all'originale inglese e fatta a forma di pietra tombale, senza gli angoli superiori (veniva saltata da chi sfogliava gli LP nei negozi di dischi).
Su un ritmo serrato con sferzate acide di chitarra elettrica si eleva un cantato strascicato e contrastante con la base.





Ed eccovi i Pretty Things odierni, live al Festival dell'Isola di Wight 2018.






PRETTY THINGS - LONELIEST PERSON

Tristissimo ma bellissimo brano di chiusura dell’album S.F. Sorrow.




Questo è un estratto dal DVD 'S.F. Sorrow Live At Abbey Road', registrazione della loro esibizione nel settembre del 1998 presso lo Studio 2 di Abbey Road, proprio dove il disco fu registrato, per celebrarne il trentesimo anniversario.
Con loro sul palco Arthur Brown come voce narrante e David Gilmour alla chitarra.





Questo invece è tratto dal concerto del 13/01/2018 al Brussels Rhythm and Blues Club.




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