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giovedì 26 novembre 2020

#03 TERZA PUNTATA – STAGIONE 9 – WITCHI-TAI-TO.2 – Giovedì 26 novembre 2020, ore 19,00

 



Secondo appuntamento dedicato a Witchi-Tai-To, brano composto dal saxofonista americano Jim Pepper (nato nel 1941 in Oregon e morto nel 1992).
E’ un brano che durante gli anni 70 è diventato iconico ed interpretato da una multitudine di musicisti di svariata provenienza e stile.
Jim Pepper ebbe origini etniche pellerossa, sua madre era di etnia Creek e il padre di etnia Kaw; fin da bambino fu esposto a tipiche esperienze musicali e rituali dei nativi americani, danze e canti cerimoniali; cominciando a suonare vari strumenti a fiato sin dalle scuole elementari.
Il nonno paterno lo introdusse nel mondo dei rituali del peyote, fulcro della Native American Church, in cui la musica giocava un ruolo fondamentale.
Il testo del brano è tratto dal repertorio del rituale del peyote della tribù Kaw, Pepper lo apprese dal nonno che non gli fornì mai la traduzione in inglese, e che pertanto pare non sia conosciuta da nessuno. Lui aggiunse un testo in inglese in sintonia con le atmosfere dei rituali del peyote:

Witchi tai to, gimee rah
Hoe rah neeko, hoe rah neeko
Hey ney, hey ney, no way

Water Spirit feelin' springin' round my head
Makes me feel glad that I'm not dead




Ecco i brani ascolati in trasmissione:

The John Schroeder Orchestra - Witchi-Tai-To, 1971
Jan Garbarek-Bobo Stenson Quartet - Witchi-Tai-To, 1974
Oregon - Witchi-Tai-To, 1974
Rachel Faro - Witchi-Tai-To, 1975




Per ascoltare/scaricare la puntata: 




THE JOHN SCHROEDER ORCHESTRA

John Francis Schroeder è un compositore/arrangiatore pop e easy-listening inglese nato nel 1935 e morto nel 2017.
Come musicista pubblicò negli anni 70 una gran quantità di versioni easy-listening di brani popolari; senza suscitare alcun tipo di interesse presso la critica musicale dell’epoca, durante gli anni 90 fu oggetto di un revival nella scena dei dance club londinesi.
Il brano ascoltato in trasmissione è tratto dall’omonimo album pubblicato dalla Pye Records nel 1971; alla voce David Byron.









JAN GARBAREK-BOBO STENSON QUARTET 

Versione memorabile tratta dall’omonimo album di questo super gruppo (Jan Garbarek ai sax, Bobo Stenson al piano, Palle Danielsson al basso e Jon Christensen alla batteria) registrato il 27 e 28 novembre 1973 e pubblicato dalla ECM Records nel 1974; uno dei più celebrati dischi di tutto il repertorio ECM.
Pochi mesi dopo Keith Jarret assieme agli stessi musicisti (tranne ovviamente Bobo Stenson) registrerà (sempre per la ECM) il disco di debutto del suo cosidetto ‘quartetto europeo’.
I primi 47 secondi di introduzione di piano-solo sono una piccola gemma splendente nel firmamento della storia della musica. Notiamo che la struttura del brano è quella tipica ECM di quegli anni: in aperto contrasto con la prassi jazzistica consolidata si parte con l’improvvisazione per concludere con il tema.
Da notare che in questo brano c’è uno dei rarissimi casi di palese errore tecnico, al minuto 2:36, da parte di quel perfezionista di Jan Garbarek (la cosa mi è mi stata riferita da quell’autorevole fonte che è il musicista americano David Rothenberg).





In questo video la cui registrazione risale al 1992 vediamo la formazione dell'epoca dello Jan Garbarek Group alle prese col brano.
Nel giugno dello stesso anno vidi la stessa formazione in concerto nei pressi di Firenze ed anche in quell'occasione eseguirono Witchi-Tai-To.







OREGON

Gli Oregon, il cui bassista Glen Moore aveva suonato in gioventù assieme a Jim Pepper in orchestre jazz giovanili dell’Oregon (stato da cui entrambi provenivano), hanno inciso diverse versioni del brano.
La prima è stata pubblicata come secondo brano del loro terzo album Winter Light, pubblicato dalla Verve Records nel 1974.
E’ una bellissima versione suonata da Ralph Towner al pianoforte accompagnato dal percussionista Collin Walcott al dulcimer.






Quattro anni dopo gli Oregon ritornano ad incidere il brano, questa volta in maniera più canonica; da notare durante i primi 4 minuti la mancanza di strumenti a percussione in quanto il percussionista Collin Walcott è impegnato col sitar, poi passa alle tabla.
Il brano chiude il loro ottavo album, il primo per le Elektra Records dopo la loro uscita dalla Vanguard Records, intitolato Out Of The Woods e pubblicato nell’aprile 1978 e che raggiunse la 17’ posizione nella classifica di vendita Billboard degli album jazz.






Questa versione è stata registrata a Freiburg in Germania nel 1987. Alle percussioni c'è l'indiano Trilok Gurtu, sostituto di Collin Walcott dopo la sua prematura dipaertita nel 1985 avvenuta in un incidente stradale in Europa, mentre gli Oregon erano in tour






Questa versione, molto diversa dalla precedente, a testimonianza dell'eclettismo e versatilità che hanno sempre contraddistinto questa formazione leggendaria, risale al 2011. C'è un nuovo percussionista: Mark Walker.






In questa versione, risalente al 1997, il chitarrista degli Oregon Ralph Towner esegue il barno in duo col contrabbasista Gary Peacock: un bellissimo rendimento di questo splendido e versatile brano musicale.









RACHEL FARO

Cantante e produttore americana, formatasi artisticamente a New York, Rachel Faro esordisce come performer nel cast di Los Angeles del musical Hair, il suo primo album (Refugees) vede la partecipazione di musicisti del calibro di Jack De Johnette, Dave Holland, Collin Walcott e Michael Brecker.
In trasmissione abbiamo ascoltato la sua versione di Witchi-Tai-To tratta dal suo secondo album 'Rachel Faro II', pubblicato dalla RCA nel 1975.



 


In questo video Rachel Faro, assieme a Yoshiko Yoshida, esegue il brano dal vivo il 10/12/2009 al George's Cafe di Odawara, Giappone.



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