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giovedì 10 dicembre 2020

#04 QUARTA PUNTATA – STAGIONE 9 – WITCHI-TAI-TO.3 – Giovedì 10 dicembre 2020, ore 19

 


Terzo ed ultimo appuntamento dedicato a Witchi-Tai-To, brano composto dal saxofonista americano Jim Pepper (nato nel 1941 in Oregon e morto nel 1992).
E’ un brano che durante gli anni 70 è diventato iconico ed interpretato da una multitudine di musicisti di svariata provenienza e stile.
Jim Pepper ebbe origini etniche pellerossa, sua madre era di etnia Creek e il padre di etnia Kaw; fin da bambino fu esposto a tipiche esperienze musicali e rituali dei nativi americani, danze e canti cerimoniali; cominciando a suonare vari strumenti a fiato sin dalle scuole elementari.
Il nonno paterno lo introdusse nel mondo dei rituali del peyote, fulcro della Native American Church, in cui la musica giocava un ruolo fondamentale.
Il testo del brano è tratto dal repertorio del rituale del peyote della tribù Kaw, Pepper lo apprese dal nonno che non gli fornì mai la traduzione in inglese, e che pertanto pare non sia conosciuta da nessuno. Lui aggiunse un testo in inglese in sintonia con le atmosfere dei rituali del peyote:

Witchi tai to, gimee rah
Hoe rah neeko, hoe rah neeko
Hey ney, hey ney, no way

Water Spirit feelin' springin' round my head
Makes me feel glad that I'm not dead




Ecco i brani ascolati in trasmissione:

Chuck Florence - Witchi-Tai-To, 1999
Inner Voices - Witchi-Tai-To, 2001
Paul Winter Consort - Witchi-Tai-To, 2007
Jack De Salvo & Tom Cabrera - Witchi-Tai-To, 2013
Ratlist - Witchi-Tai-To, 2017
Jim Pepper - Witchi-Tai-To, 1971




CHUCK FLORENCE 

Tratto dall'album Remembering Jim Pepper pubblicato nel 1999 ma contenente registrazioni live tratte dal concerto tenutosi al Myrna Loy Theater nella città di Helena, Montana, USA, il 25 agosto 1995.
L’album è composto da sole composizioni di Jim Pepper e questa versione di Witchi-Tai-To è fedele allo stile tradizionale dei nativi americani, per sole voci e percussioni, con un testo in inglese diverso da quello di Jim Pepper.








INNER VOICES 

Versione per sole voci (arrangiamento di Morgan Ames) ad opera del gruppo Inner Voices formato da Shelby Flint, Morgan Ames, Melissa Mackay and Michael Mishaw tratta dall’album Prairie Jazz pubblicato dall’etichetta Primarily A Capella nell’ottobre del 2001. 






PAUL WINTER CONSORT 

Tratto dall’album Crestone vincitore nel 2008 del Grammy Award come migliore album New Age. 
Paul McCandless degli Oregon all’oboe e John-Carlos Perea alla voce, tra gli altri.










JOY HARJO 

Joy Harjo è una poetessa, scrittrice, drammaturga e musicista nativa americana, appartenente alla Mvskoke Nation. E’ l’attuale United States Poet Laureate (Poeta Laureato degli Stati Uniti), carica ufficiale di consulente della Libreria del Congresso con lo scopo di elevare la coscienza nazionale a un maggiore apprezzamento della lettura e della scrittura di poesie. E’ il primo nativo americano a coprire questa carica.
Pur essendo principalmente un’autrice e recitatrice di poesie, all’età di 40 anni ha cominciato a suonare il sax alto per raggiungere il cuore dell'ascoltatore in un modo diverso durante le sue performances, durante le quali si esibisce accompagnata dal gruppo Arrow Dynamics.
La sua versione di Witchi-Tai-To, con un interessante linea melodica al sax che ricorda quella originale di Jim Pepper senza citarla pedissequamente, è stata pubblicata nel suo quarto album Winding Through the Milky Way del 2008.

In questo video vediamo e ascoltiamo l'esecuzione del brano allo STIR Festival di Albuquerque, New Mexico nel settembre 2008.








JACK DE SALVO & TOM CABRERA

Questa è una versione per chitarra acustica e percussioni che a me piace molto.
Tratta dall'album Libra Moon pubblicato nel 2013 dalla Unseen Rain Records, casa discografica fondata dal chitarrista e compositore americano Jack De Salvo (classe 1957), abile chitarrista che riesce a cimentarsi egregiamente con svariati tipi di chitarra, mandolini e  banjo, nonché violoncellista; qui accompagnato dal percussionista newyorkese Tom Cabrera.








RATLIST

I Ratlist sono un gruppo punk di Vancouver, British Columbia, Canada.
Nella loro pagina facebook si definiscono così: Ratlist is about speaking the truth, talking shit and playing tunes. (I Ratlist si occupano di dire la verità, sputare la merda, e suonare canzoni).
Questa è la loro versione in chiave punk hardcore del brano. All’inizio la batteria imita lo stile percussivo dei nativi americani, poi parte la voce che recita il testo del brano nel tipico stile hard core accompagnato da chitarra elettrica e basso super distorti.







JIM PEPPER

Chiudiamo con la prima versione registrata da Jim Pepper a suo nome; è il brano di apertura del suo primo disco solista Pepper’s Pow Wow pubblicato nel 1971 dalla Embryo Records, etichetta del flautista/saxofonista Herbie Mann).
Seguendo l’incoraggiamento di Don Cherry e Ornette Coleman, Pepper realizza questo album dove fonde il jazz e il pop alla musica dei nativi americani. Con lui Billy Cobham alla batteria e Larry Coryell alla chitarra tra gli altri. Il brano si apre con una recitazione del testo in stile rigorosamente pellerossa, segue l’esecuzione del brano qui eseguito con un’intensità ed un trasporto palpabili.






Nei seguenti video un interessante servizio televisivo statunitense in cui viene ripercorsa la vicenda biografica ed artistica di Jim Pepper.





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