Secondo appuntamento dedicato ai Cherokee Studios di Los Angeles.
Operativi dal 1972 al 2007 e poi dal 2011 in poi, i Cherokee Studios sono stati fondati e gestiti dai fratelli Robb: Bruce Robb, Dee Robb e Joe Robb.
Inizialmente gli studi erano situati nel loro ranch di casa a Chatsworth (California, a nord di Los Angeles); nel gennaio 1975 però i fratelli Robb acquistarono gli MGM Recording Studios al 751 North Fairfax Avenue, Los Angeles, e li ribattezzarono Cherokee Studios.
Al culmine del suo successo, i Cherokee Studios ospitavano cinque sale di registrazione presso la sede di Fairfax e altre tre a Beverly Drive, Los Angeles.
Attualmente i Cherokee Studios sono situati in Melrose Ave.
La nuova sede è stata progettata da George Augsberger e Bruce Robb.
Lo studio vanta ancora la console A-range Cherokee / Trident a 48 canali, 24 bus, 24 canali di monitoraggio e un ampio spazio di registrazione che può contenere comodamente fino a 40 musicisti di archi.
Ecco i brani ascolati in trasmissione:
Frank Sinatra - Christmas Mem’ries, 1975
David Bowie – Station To Station, 1976
Jeff Beck - Love Is Green, 1976
Rod Stewart - The Killing of Georgie (Part I and II), 1976
The Manhattan Transfer – Zindy Lou, 1976
Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui:
ora anche su Spotify: https://open.spotify.com/show/0viNcaubXVZGkbaWik1typ
FRANK SINATRA - CHRISTMAS MEM’RIES, 1975
Lato B di un singolo pubblicato dalla Reprise Records in occasione delle festività natalizie del 1975, ovviamente registrato ai Cherokee Studios e prodotto da Don Costa (il famoso padre di Nikka Costa che nel 1981 – lei aveva 9 anni - fu protagonista dell’epocale successo commerciale della canzone On My Own, prodotta e incisa con lui).
Il brano, composto da Alan e Marilyn Bergman, si chiude con la frase “Funny, but comes December and I remember every Christmas I've known”.
DAVID BOWIE – STATION TO STATION, 1976
Brano di apertura del celebre omonimo album, il decimo di Bowie registrato ai Cherokee Studios tra settembre e novembre 1975, pubblicato il 23/01/1976 dalla RCA.
Registrato in un periodo in cui Bowie era letteralmente perso negli stravizi e negli eccessi che hanno caratterizzato il suo periodo losangelesiano; in particolare era dedito ad un eccessivo consumo di cocaina, al punto tale che lo stesso Bowie dichiarò in seguito di non ricordare assolutamente nulla delle sessioni di registrazione dell’album.
Il brano introduce il nuovo ‘personaggio’ o alter ego di Bowie: il Thin White Duke che impersonerà sul palco durante i sei mesi successivi. Il testo del brano inizia proprio con la frase ‘The return of The Thin White Duke’. Album considerato di transizione tra la precedente produzione di Bowie e la famigerata ‘Berlin Trylogy’ che costituirà i successivi tre album dell’artista.
Coi suoi abbondanti 10 minuti di durata è il brano in studio più lungo in assoluto di tutta la produzione discografica di Bowie.
Co-prodotto da Bowie e Harry Maslin, inizia con il celeberrimo suono di un treno che parte, ottenuto magistralmente dal chitarrista solista Earl Slick grazie ad un sapiente uso di effetti quali flanger, delay e distorsori.
JEFF BECK - LOVE IS GREEN, 1976
Dolce e suadente brano di chiusura del secondo album solista di Jeff Beck ‘Wired’ uno dei capisaldi assoluti del genere jazz-rock fusion, album interamente strumentale dal notevole successo commerciale (raggiunse la 16’ posizione della Billboard 200, e disco di platino) pubblicato dalla Epic Records nel maggio del 1976, prodotto da George Martin, Chris Bond e Jan Hammer e registrato tra gli altri (AIR e Trident Studios di Londra) ai Cherokee Studios.
Questo è un live di quel periodo.
THE MANHATTAN TRANSFER – ZINDY LOU, 1976
Brano tratto dal terzo album ‘Coming Out’ del famoso quartetto vocale jazz, pubblicato il 19/08/1976 dall’Atlantic Records e registrato tra gli altri (Studio 55, Atlantic Studios, Sound Ideas Studios e A&M Studios) ai Cherokee Studios.
Il brano vede la partecipazione di Ringo Starr e Jim Keltner (il più famoso ‘session drummer’ statunitense di quegli anni) alla batteria e Dr John al pianoforte.
Questa è una loro esibizione live televisiva di quel periodo.
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