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giovedì 13 maggio 2021

#15 QUINDICESIMA PUNTATA – STAGIONE 9 - FAMOLO STRANO.13 - Giovedì 13 maggio 2021, ore 19,00

 



Tredicesimo appuntamento con la consueta, ludica ed interlocutoria rubrica "Famolo Strano" dove ascoltiamo e commentiamo covers in lingua italiana di canzoni straniere.

Noi Tre – Distruggimi, 1966
Otis Redding - I Love You More Than Words Can Say, 1968
The Honeybeats - Di più di più di più, 1968
Mina – La Pioggia Di Marzo, 1973
Barry McGuire – California Dreamin’, 1965
Diana Krall – California Dreamin’, 2015
Dik Dik – Sognando California, 1966 

Per ascoltare/scaricare la puntata:

NOI TRE – DISTRUGGIMI, 1966

Originari di Firenze i Noi Tre si formano nel 1966, grazie all'incontro tra Franco Falsini, Agostino Nobile e Pino Pini (quest'ultimo proveniente da La Setta). Il gruppo si presenta in una rivoluzionaria formazione triangolare (chitarra, basso e batteria), che, nell'Aprile 1966, addirittura anticipa di qualche mese più celebri formazioni straniere (come gli Experience o i Cream).
Durante un soggiorno a Londra Pini conosce la ruvida musica dei Pretty Things e Downliners Sect, da cui i Noi Tre prendono ispirazione.
Successivamente a Falsini per un brevissimo periodo e solo per diversivo, subentra Paolo Tofani, facente parte stabile del complesso I Califfi e in seguito chitarrista con gli Area.
Il brano ascoltato in trasmissione è una cover di ‘Don't Lie To Me’ di Chuck Berry; originariamente parte di una registrazione dermo del 1966, è stata pubblicata per la prima volta nella celebre compilation statunitense '60's Beat Italiano Vol. 1' pubblicata nel 1989 dalla Direct Hits Records e poi ristampata su CD con tracce bonus nel 1997 dalla Get Hip Records.





OTIS REDDING - I LOVE YOU MORE THAN WORDS CAN SAY, 1968

Il re della Stax Records di Memphis; Otis Redding (1941/1967) è seminale figura del soul e r&b.
Questo brano è il secondo del suo settimo album ‘The Dock Of The Bay’ che Otis terminò di registrare solamente due giorni prima della sua morte, avvenuta il 10 dicembre del 1967 nell’incidente in cui l’aereo che trasportava lui e la sua band in giro per gli USA precipitò nel Lago Monona, nel Wisconsin. Ci fu un unico sopravvisuto fu il trombettista Ben Cauley.
L’album uscì postumo il 23 febbraio 1968, pubblicato dalla ATCO Records.





THE HONEYBEATS - DI PIÙ DI PIÙ DI PIÙ, 1968 

The Honeybeats è un girl group beat di composizione multinazionale ma poi italianizzato, dalla carriera fugace ed attivo nella seconda metà degli anni sessanta.
Ricordato per la sua partecipazione al Cantagiro 1968, era composto da cinque elementi: tre chitarriste (solista, basso, ritmica), una tastierista e una batterista. I loro nomi erano Sigrid Muller, Inge Kruger e tale Jacqueline (poi sostituita da Gudrun Beusher), provenienti dalla Germania, la scozzese Daisy Winters (alle tastiere, poi so-stituita dall'italiana Norma), e l'austriaca Marta Cian. 
Il brano ascoltato in trasmisssione è una cover di ‘I Love You More Than Words Can Say’ di Otis Redding. Retro del loro secondo singolo (sul lato A figurava ‘Fai un po' quello che vuoi’, cover di ‘Words’ dei Bee Gees. Testo italiano di Mogol. Ottima interpretazione delle Honeybeats.





MINA – LA PIOGGIA DI MARZO, 1973

Cover del bellissimo e celeberrimo brano di Anton Carlos Jobim ‘Aguas De Março’, con testo di Giorgio Calabrese.
Compare per la prima volta come quarto e penultimo brano del lato B del ventitreesimo album in studio di Mina ‘Frutta E Verdura’, pubblicato il 23 ottobre 1973 dalla sua etichetta discografica PDU e distribuito dalla EMI Italiana. Album di grande successo commerciale nel 1974, secondo solo alla colonna sonora di ‘Jesus Christ Superstar’.


 


In questo video il mitico Quartetto Cetra si sovrappone alla versione originale di Mina.

 




BARRY MCGUIRE – CALIFORNIA DREAMIN’, 1965

Questa è la prima versione in assoluto del brano reso poi celebre l’anno successivo dai The Mamas & The Papas. Il brano, che descrive la mancanza della soleggiata California, fu composto da John e Michelle Phillips (marito e moglie, nonchè metà dei The Mamas & The Papas) a New York durante una fredda e grigia giornata invernale.
In questa registrazione John e Michelle cantano nei cori e sono accompagnati da membri della Wrecking Crew.
La stessa registrazione di base fu utilizzata per il singolo che verrà pubblicato a nome The Mamas & The Papas l’8 dicembre 1965, in cui l’assolo di armonica del brano ascoltato in trasmissione verrà sostituito da un assolo di flauto.

 


Ma vediamoci un pò la versione più famosa in assoluto: quella dei Mamas & Papas.

 





DIANA KRALL – CALIFORNIA DREAMIN’, 2015

Cantante e pianista jazz canadese di enorme successo commerciale, Diana Krall (nata nel 1964) è l’unica voce jazz ad aver debuttato ben 8 volte alla vetta della classifica Billboard dei più venduti album di Jazz.
Brano di apertura del dodicesimo suo dodicesimo album ‘Wallflower’ pubblicato dalla Verve Records il 3 febbraio 2015.

 


Questo è una breve clip promozionale del brano.   

 


E questa è una bellissima versione dal vivo registrata per la radio francese RTL.

   





DIK DIK – SOGNANDO CALIFORNIA, 1966

E chiudiamo con quella che personalmente ritengo la migliore versione in assoluto di questo brano.
I Dik Dik (è il nome di un antilope africana), nascono come Dreamers, cambiano il nome in Squali e, dopo un provino procurato al gruppo grazie ad una segnalazione dell'allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, ottengono un contratto discografico con la Dischi Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik.
Agli inizi del1966, Mogol fa ascoltare al chitarrista del gruppo Pietruccio Montalbetti la canzone appena uscita negli Stati Uniti d'America, dove sta riscuotendo un successo clamoroso; l'impasto delle voci, la melodia trascinante e le soluzioni musicali (con l'assolo di flauto al termine della seconda strofa) colpiscono Montalbetti, che convince Mogol a scrivere un testo in italiano. Il paroliere si mantiene abbastanza fedele al testo originale, cambiando solo delle piccole cose ma lasciando inalterato il desiderio del caldo di Los Angeles che nasce da una fredda realtà evidenziata dal cielo grigio e dalle foglie gialle.
Il brano verrà pubblicato come singolo dalla Dischi Ricordi nell’aprile del 1966.




Ed eccoli i Dik Dik a riproporre la loro evergreen in un programma televisivo del 1989.

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