Cerca nel blog

lunedì 9 dicembre 2013

#12 DODICESIMA PUNTATA STAGIONE 2 – NEW PROG ROCK ANNI '80 - Lunedì 9 dicembre 2013, ore 21:45

Puntata dedicata al new progressive rock, genere coniato per etichettare la musica di quelle band che nella prima metà degli anni ottanta riproposero un modo di fare musica che l'avvento del punk pareva aver spazzato via per sempre, riproponendo strutture musicali complesse associate a liriche poetico-fantastiche-immaginifiche che avevano caratterizzato tanti gruppi una decina d'anni prima di loro.
In chiusura il rivoluzionario esordio dei rinati King Crimson, leader capostipiti e veri propri forgiatori del progressive rock, che negli stessi anni ritornano in auge con una proposta musicale assolutamente "avanti".

Marillion – Script For A Jester's Tear (Script For A Jester's Tear, 1983)
Pallas – Rise And Fall (Part 1) (The Sentinel, 1984)
King Crimson – Elephant Talk (Discipline, 1981)


Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!mcB3jRxA!RUfAHQGniM6U4bbbrA4GHghTCpI55236kBYysoBmt_Y



MARILLION - SCRIPT FOR A JESTER'S TEAR

I Marillion sono stati la più importante e migliore band del cosidetto new prog rock anni '80; con i loro dischi e i loro (tanti) concerti hanno riempito quel buco nel mercato musicale creato dall'avvento del punk, dallo scioglimento di tante band degli anni '70  e/o dalla loro virata verso generi più commerciali (vedasi i Genesis).
Per gente come il sottoscritto, nato nel 1968 e pertanto adolescente negli anni '80, cresciuto ascoltando i dischi dei Genesis di Peter Gabriel, dei Van Der Graaf Generator, dei Gentle Giant, l'avvento dei Marillion ha rappresentato la possibilità di avere una forte band di riferimento contemporanea.


Sull'onda del successo del loro primo album uscito un mese prima, i Marillion riempiono l'Hammersmith Odeon di Londra per due serate consecutive (17/18 aprile 1983).
Vengono fatte delle video riprese professionali per il filmato ufficiale "Recital Of The Script" che si apre con Script For A Jester's Tear.
Impeccabile esecuzione e grande presenza scenica del cantante Fish.








Il concerto da cui è tratto il video sopra fu l'ultimo per il batterista Mick Pointer: membro fondatore della band, ma tecnicamente piuttosto scarso col suo strumento, venne allontanato dal gruppo.
In occasione del 25' anniversario dell'uscita del primo LP dei Marillion, Mick Pointer ha messo su un gruppo (Mick Pointer's Marillion o Mick Pointer And Friends) per riproporre dal vivo l'album.
Il cantante Brian Cummings è vestito e truccato esattamente come Fish nel video sopra.
L'esecuzione è ottima, ma mi risulta stucchevole per il fatto di essere un clone dell'originale.








Gli Shylock sono una progressive band italiana (di Milano) che eseguono repertorio proprio e tante cover, tra cui anche Script For A Jester's Tear.
L'esecuzione è valida, curiosa la chitarrista che suona una Les Paul con impostazione classica (seduta con chitarra tra le gambe) e soprattutto il cantante travestito da "jester", l'icona/mascotte che caratterizza l'immagine dei primi Marillion (onnipresente in tutte le copertine dei loro album e singoli, prorpio come Eddie per gli Iron Maiden).







PALLAS - RISE AND FALL (PART 1)

I Pallas, probabilmente il secondo più importante gruppo new prog rock dopo i Marillion, furono messi sotto contratto dalla EMI per sfruttare l'ondata di successo da questi ultimi cavalcata; ebbero però vita breve. 
Il loro primo album vide un grosso ma invasivo impegno da parte della casa discografica e il risultato scontentò tutti. Il sontuoso e pretenzioso tour per promuovere l'album non fu neanche portato a termine per scarso interesse da parte del pubblico; e il cantante abbandonò quindi la band che di lì a poco si sciolse.
Neanche loro però sono sfuggiti alla dura legge della reunion. 
Eccoli nel 2007 a Glasgow eseguire il brano di apertura del loro primo disco The Sentinel, concept album sulla storia di Atlantide.






Questa è una interessante carrellata di interviste, videoclip e riprese live dei loro esordi.






KING CRIMSON - ELEPHANT TALK

Negli stessi anni si riformano i King Crimson, coloro che per primi alla fine degli anni '60 avevano tracciato le traiettorie musicali che avrebbero dato vita al progressive rock, e quindi anche al new progressive rock.
E proprio mentre i gruppi di quest'ultimo genere cercavano di riproporne gli stilemi in chiave attuale, e per quanto possibile originale, gli epigoni facevano un enorme balzo ancora più in avanti con una formazione stellare che produceva musica mai sentita nè immaginata prima.
Eccoli il 4 dicembre 1981 negli studi televisivi del programma dell'americana ABC "Live On Fridays", già i primi secondi di Tony Levin allo stickbass ci proiettano in un territorio davvero interessante, Adrian Belew è indescrivibile nelle cose che riesce a fare con la sua stratocaster (basti vedere/ascoltare l'assolo).





Nel 1994 al quartetto che abbiamo visto sopra (Robert Fripp-chitarra  Adrian Belew-voce, chitarra  Tony Levin-basso stick  Bill Brudford-batteria) si aggiungono Trey Gunn alla warr guitar (che potremmo semplicisticamente definire come una versione guitar del basso stick) e Pat Mastellotto alla batteria.
Ecco il nuovo sestetto King Crimson in Argentina alle prese con Elephant Talk.





Sicuramente l'elemento dirompente dei King Crimson dal 1981 in poi è Adrian Belew, primo chitarrista nella storia dei King Crimson ad affiancarsi a Robert Fripp.
Ma da dove saltò fuori Adrian Belew? Dal magico cappello di Frank Zappa!






Dopo Frank Zappa, Adrian Belew passa a David Bowie, per poi impreziosire con le sue uniche e inconfondibili pennellate sonore di chitarra l'album capolavoro Remain In Light dei Talking Heads; coi quali partecipa, assieme ad un'assortita e vertiginosa sezione ritmica di colore, al tour promozionale che nel 1980 li porta pure a Roma.

Nessun commento:

Posta un commento