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lunedì 23 marzo 2015

#25 VENTICINQUESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 – PETE'S PICKS Volume 3 - Lunedì 23 marzo 2015

Torna per la terza volta come ospite in trasmissione il giovane quattordicenne, nonchè mio nipote, Pietro Mengozzi; un'altra scaletta personalmente selezionata da lui e commentata assieme.
Ancora una volta una seleziona molto classica che comprende alcune grandi voci degli anni '50 '60 e '70.


James Brown & The Famous Flames – Try me, 1958
Fats Domino – Blueberry Hill, 1956
Bee Gees – Stayin’ Alive, 1977
Queen – Don’t Stop Me Now, 1979
Percy Mayfield – Hit The Road Jack, 1960
Ray Charles – Hit The Road Jack, 1961
Tom Clarence Ashley & Gwen Foster - House Of The Rising Sun, 1933
The Animals – The House Of The Rising Sun, 1964


Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!mRY1xDDR!-0XCdzUAm-5hJHuKctS1ev2Tti9lSDLesk5IzqhU25c




JAMES BROWN - TRY ME

Questo singolo del 1958 fu la prima incursione di James Brown nella classica top 100 di Billboard, raggiungendo contemporaneamente la vetta della classifica R&B.
Risale a dieci anni dopo questo video tratto dal film-concerto 'James Brown: Man to Man', che documenta un suo concerto tenuto all'Apollo Theater di Harlem nel marzo del 1968.




In questo video invece siamo a Montreux, in Svizzera, nel 1981 e il 'Godfather of Soul' è una maschera di sudore.








FATS DOMINO - BLUEBERRY HILL

Brano originariamente composto nel 1940, anno in cui venne pubblicato in bei 6 diverse registrazioni;  nel 1956 venne interpretato in chiave rock'n'roll da Fats Domino: fu il più grande successo della sua carriera.








BEE GEES - STAYIN' ALIVE

Secondo singolo tratto dalla colonna sonora del film Saturday Night Fever, uscito sul mercato il 13 dicembre 1977, è il brano più conosciuto della colonna sonora e anche di tutto il repertorio dei fratelli Gibbs (il nome Bee Gees è lo spelling delle iniziali di Brothers Gibbs). Il falsetto di Barry Gibb caratterizza indelebilmente questa performance ed è il marchio di fabbrica della seconda parte della carriera del gruppo.





Ventidue anni dopo sul palco del National Tennis Center di Melbourne, Australia l'intensità e la crica sono ancora intatte.





E ora godiamoci nuovamente questo evergreen assaporando le immagini del film culto che lanciò l'icona di Tony Manero, l'italoamericano di Brooklyn impersonato dall'allora ventitreenne John Travolta.









QUEEN - DON'T STOP ME NOW

Tratto dall'album 'Jazz' del 1978, questo brano caratterizzato dai coretti polifonici (vero e proprio marchio di fabbrica del gruppo) e per la maggior parte privo della chitarra di Brian May (compare solo nell'assolo) non conobbe da subito il successo che lo contraddistingue ora: la sua fama infatti è andata crescendo negli anni.
Questo è il videoclip ufficiale.





Questo video è invece tratto dall'esibizione dei Queen alla serata inaugurale della serie di concerti 'Rock For Kampuchea' tenutasi all'Hammersmith Odeon di Londra dal 26 al 29 dicembre 1979 in beneficenza delle vittime della guerra in Cambogia.





Questa è l'ultima incarnazione dei Queen: Queen + Adam Lambert.
Adam Lambert è un cantante americano venuto fuori dal reality show statunitense 'American Idol'.
La loro collaborazione inizia nel 2009 proprio all'interno del programma televisivo, prosegue sporadicamente nel 2011 e 2012, e ora è in pieno sviluppo: è in corso infatti un tour mondiale che li vede in questi giorni protagonisti in Europa dopo averli già portati in America, Oceania e Asia.









HIT THE ROAD JACK

Brano composto e per la prima volta registrato nel 1960 (la versione demo, a cappella, che abbiamo ascoltato in trasmissione) da Percy Mayfield, sconosciuto e sfortunato cantante r&b americano morto in disgrazia nel 1984.
In questo bellissimo e preziosissimo video casalingo possiamo gustare la sua profonda, naif ma elegante voce, e notare il suo viso sfigurato dopo un incidente automobilistico avvenuto nel 1952 che ne limitò notevolmente la carriera concertistica; ma non quella di autore: nel 1960 fu infatti notato da Ray Charles che lo assoldò in tale veste nella propria etichetta Tangerine Records.





Ed ecco Ray Charles nelle sua celebre versione del brano, che gli valse un premio Grammy, accompagnato dalle voci del gruppo femminile The Realettes capitanate da Margie Hendricks.





Qui invece siamo nel 1996 al programma televisivo inglese Saturday Live.





Bellissima versione ad opera dell'estroso e talentuoso duo anglo-greco arpa e voce formato da Angeliki Toumpanaki e Maria-Christina; prego notare l'uso del wah wah con l'arpa.
Queste due ragazze distruggono!










HOUSE OF THE RISING SUN

Brano tradizionale americano di cui sono ignote le origini e la paternità.
La prima registrazione risale al 1933 ad opera di Tom Clarence Ashley & Gwen Foster, quella che abbiamo ascoltato in trasmissione.





Va da sè che la versione più celebre è quella incisa nel 1964 dagli Animals che fece conoscere questa canzone in tutto il mondo. Fama meritata, in quanto la voce di Eric Burdon, unita all'organo Vox costruiscono una forma impeccabile e veramente 'evergreen'. Gli Animals erano usi chiudere i loro concerti con questo brano, in controtendenza rispetto agli altri gruppi dell'epoca che utilizzano brani decisamente più trascinanti sotto l'aspetto ritmico e sonoro.





Quarantasette anni dopo Eric Burdon è ancora lì che la canta, nel caso specifico al San Javier International Jazz Festival in Spagna, il 22 luglio 2011.




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