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lunedì 13 aprile 2015

#28 VENTOTTESIMA PUNTATA – STAGIONE 3 – DUANE ALLMAN.1 - Lunedì 13 aprile 2015, ore 21.45

Cominciamo oggi una miniserie di due puntate dedicate al chitarrista Duane Allman, celebre per aver capitanato assieme al fratello Greg la mitica Allman Brothers Band.
In queste due puntate trascureremo il materiale musicale degli Allman Brothers Band (ABB) per dedicarci esclusivamente alla produzione pre-ABB e alle prestazioni da sessionman di Duane Allman.


The Escorts – Turn On Your Love Light, 1965
Allman Joys – You Deserve Each Other, 1966
The Hour Glass – Down In Texas, 1968
The Hour Glass – B.B.King Medley(Sweet Little Angel,It’s My Own Fault,How Blue Can You Get?),1968
The 31st of February – Morning Dew, 1968
Clarence Carter – The Road Of Love, 1968



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm
oppure qui: https://mega.co.nz/#!7BhxSQhA!rR8vJtfKaEEi1XsW-crbfJOq2GG0vwb-pum9Tt0wbSg





TURN ON YOUR LOVE LIGHT

Brano R&B dal direttore d'orchestra/arrangiatore Joe Scott e inciso per la prima volta nel 1961 dal cantante di colore Bobby Bland ottenendo un discreto successo.
Negli anni successivi entra nel repertorio di tanti gruppi pop rock.
Ad esempio i Grateful Dead che lo trasformarono in una cavalcata improvvisativa e psichedelica come è testimoniato da questo splendido video del 1970; negli stessi anni i Grateful Dead e gli ABB condivisero il palco in svariate occasioni, scoprendo di condividere un'attitudine musicale ed esecutiva votata all'improvvisazione spinta e dilatata, analoga a quella del jazz. 







Questo straordinario classico non poteva mancare nel repertorio della Blues Brothers Band; eccoli infatti alle prese con Turn On Your Love Light nel filmt "Blues Brothers: il mito continua" sequel, datato 1998, del celeberrimo film 'The Blues Brothers" (1980). L'armonica del giovane Buster Blues (interpretato da J. Evan Bonifant) è in realtà suonata da John Popper, il virtuosissimo leader dei Blues Traveller (anche loro tra li ospiti del film).





E nel solco della tradizione ecco questa grandiosa jam sul palco del Lockn' Festival presso Arrington in Virginia che vede per protagonisi Black Crowes, Tedeschi Trucks Band (capitanata dalla coppia mogie/marito Susanne Tedeschi/Dereck Trucks - probabilmente il più autorevole attuale erede di Duane Allman, anche lui membro dell'ultima incarnazione degli ABB e nipote del batterista storico degli ABB Butch Trucks) e Bob Weir (membro storico dei Grateful Dead) .... insomma un bel pò di gran carne sul fuoco per questo classico del più genuino r&b e pop.












B.B. KING MEDLEY (SWEET LITTLE ANGEL, IT'S MY OWN FAULT, HOW BLUE CAN YOU GET?)

Un concerto di BB King cui aveva assistito all'inizio degli anni '60 fu la personale 'folgorazione sulla via di damasco' per Duane Allman. Non è un caso quindi che la sua migliore prestazione con gli Hour Glass che sia stata registrata sia un medley di tre brani di BB King.
Dopo due anni di frustrazioni dovute alle imposizioni della casa discografica (produzione, scelta dei brani, abbigliamento e limitazione dell'attività concertistica), gli Hour Glass si recano a proprie spese presso i FAME Studios di Muscle Shoals per effettuare delle registrazioni in autonomia e tra le varie cose incidono questo intenso medley.
Scopriamone tre originali versioni dello stesso B.B. King, supremo maestro del bending e del vibrato.
Partiamo con Sweet Little Angel in questo splendido video degli anni '60.





It's My Own Fault, live nel 1975 al programma televisivo americano Soul Train.




E chiudiamo con questo magnifico video di How Blue Can You Get tratto dal film 'Live At Sing Sing' che documenta il concerto tenutosi alla prigione di Sing Sing in occasione del Thanksgiving (Festa Del Ringraziamento) del 1972 (oltre a BB King si esibirono Joan Baez, The Voices Of East Harlem e il comico Jimmy Walker)











MORNING DEW

Brano dal tema post-apocalittico composto nel 1961 dalla cantante folk canadese Bonni Dobson. Famosissimo nella versione registrata e suonata dal vivo dai Grateful Dead che l'hanno sempre avuta in repertorio.
Partiamo quindi con questa splendida raccolta di immagini originali della San Francisco del 1967 sulle note di una versione live dei Grateful Dead: ho riconosciuto i Charlatans, i Jefferson Airplane, i Grateful Dead, i Quicksilver Messanger Service




Nel 1968 il brano viene registrato dalla famosa cantante scozzese Lulu: una versione strumentalmente interessante grazie alla preponderante presenza di un'insolita marimba.





Nel 1971 anche gli hardrocker scozzesi Nazareth ne registrano una propria versione qui eseguita alla trasmissione televisiva tedesca Beat Club il 26 febbraio 1972





Chiudiamo con questa splendida esecuzione dell'autrice in coppia con Rober Plant (pure lui ne ha registrato una propria versione nel 2002).





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