Cerca nel blog

lunedì 7 dicembre 2015

#13 TREDICESIMA PUNTATA – STAGIONE 4 – CONCERTGOING.1 - Lunedì 7 dicembre 2015, ore 21.45

Prima di una serie di puntate dedicate al fenomeno del 'concertgoing', ovvero 'andar per concerti'. Con l'aiuto dell'amico Roberto Brasini, ospite in studio, abbiamo tentato di realizzare una sorta di analisi storica e sociale attraverso l'aneddotica di alcuni concerti a cui lui ha personalmente assistito.
Si tratta di nomi grossi tutti visti in fasi 'auliche' della propria carriera.


Questo l'accompagnamento musicale della puntata:

Frank Zappa – RDNZL (Road Tapes, Venue #2 registrato live il 23 e 24 agosto 1973 ad Helsinki)
Devo – Gut Feeling (Q: Are We Not Men? A: We Are Devo!, 1978)
Devo – (I Can't Get No) Satisfaction (Q: Are We Not Men? A: We Are Devo!, 1978)


Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm

oppure qui: https://mega.nz/#!3doWQbhC!zQsN4LEg7bfXei8SKE0t4usUBh28xi5H92iPIn1urdA




FRANK ZAPPA - STADIO COMUNALE, BOLOGNA 30 AGOSTO 1973




















Quella che sbarca a Bologna a fine agosto 1973 è un'incarnazione straordinaria delle Mothers Of Invention capitanata da Frank Zappa: Jean-Luc Ponty al violino, George Duke alle tastiere, Ian Underwood ai fiati, Ruth Underwood alle percussioni, Bruce Fowler al trombone, Tom Fowler al basso, Ralph Humphrey alla batteria.
Del concerto di Bologna non ho travato alcuna testimonianza video sulla rete, ma ne esistono diverse e di ottima qualità del concerto tenutosi a Stoccolma in Svezia nove giorni prima, il 21 agosto 1973. Eccone la versione del brano che aprì il concerto di Bologna; un concerto dal prezzo relativamente basso: second oil sito Rivalutazione Monetaria duemila lire del giugno 1973 equivalgono a Eur 14,18 odierni.






L'anno 1973 si chiude per Frank Zappa con tre concerti leggendari al The Roxy Theatre di Los Angeles, i giorni 8 9 e 10 dicembre. Dalle registrazioni audio di quei concerti fu realizzato un doppio album dal vivo, quello che preferisco in assoluto nella sterminata discografia di Frank Zappa: Roxy & Elsewhere.
In quell'occasione furono effettuate anche estese riprese video con quattro diverse videocamere, ma solamente lo scorso 31 ottobre un prodotto video finito tratto da quelle registrazioni ha visto la luce: Roxy The Movie; che finalmente dà fedele e spettacolare testimonianza di una band straordinaria, che rispetto a quella che suonò a Bologna vedeva l'aggiunta di Napoleon Murphy Block (voce e fiati) e Chester Thompson (batteria) al posto di Jean Luc Ponty e Ian Underwood.





E questa è la versione presente nel film del brano ascoltato in trasmissione.













DEVO - STADIO DEL BASEBALL, RIMINI 19 GIUGNO 1980

L'estate 1980 vede i Devo, per la prima volta in Italia, protagonisti di un tour di non poche date.



























Il poster sopra riporta date evidentemente errate; la copia del biglietto qui sotto relativo al concerto di Bologna infatti è datato 20 giugno.
Il prezzo è raddoppiato rispetto a 7 anni prima, ma considerata l'altissima inflazione che ha caratterizzato quei 7 anni, le quattromila lire di giugno 1980 equivalgono agli odierni Eur 9,49 (la fonte è sempre il sito Rivalutazione Monetaria); il concerto dei Devo quindi pesava sulle tasche degli spettatori sensibilmente meno rispetto a quello di Frank Zappa del 1973.


























Nulla in rete sul concerto di Rimini dei Devo, ma in occasione della data romana la RAI realizzò un programma di circa 40 minuti che ci restituisce la professionale teatralità e gestualità sul palco dei giovani musicisti dell'Ohio che, analogamente a Frank Zappa, offrivano una prestazione dai contenuti musicali indubbiamente originali e stimolanti, tecnicamente impeccabile e molto spassosa.









Questo è il video di una versione live del 1980 del primo brano ascoltato in trasmissione.





La cover, stravolta e stravolgente, del più celebre brano degli Stones è la canzone più conosciuta dei Devo e che all'epoca in cui uscì fece storcere il naso a non pochi amanti della musica per il suo carattere sfacciatamente iconoclastico.



Nessun commento:

Posta un commento