Cerca nel blog

lunedì 30 novembre 2015

#12 DODICESIMA PUNTATA – STAGIONE 4 – CAPTAIN BEEFHEART.6 - Lunedì 30 novembre 2015, ore 21.45

Sesta ed ultima di una serie di puntate dedicate a Captain Beefheart.
Artista nato nel 1941 in California, il suo vero nome era Don Vliet che lui in seguito cambiò in Don Van Vliet (aggiungendo il suffisso Van per suggerire l'esistenza di un'inesistente ascendenza nobile olandese). Grande e vero innovatore della musica del XIX secolo seppe miscelare in maniera assolutamente originale generi come delta-blues, rock'n'roll, free jazz e musica classica contemporanea; con una spiccata e preponderante predilezione per ritmiche eterodosse e testi assurdi.
Musicalmente attivo dal 1967 al 1982 non conobbe mai il successo commerciale, ma la sua influenza artistica è riconosciuta universalmente in tutta la storia del pop rock, fino alla new wave e al post rock.
Il periodo che va dal 1982 fino alla morte nel 2010 lo dedica alla pittura, attività dove il successo in termini commerciali fu assolutamente maggiore, e più appagante, rispetto alla musica.


Suction Prints (Shiny Beast [Bat Chain Puller], 1978)

Dirty Blue Gene (Doc At The Radar Station , 1980)
Telephone (Doc At The Radar Station , 1980)
Ice Cream For Crow (Ice Cream For Crow ,1982)
The Witch Doctor Life (Ice Cream For Crow ,1982)


Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm

oppure qui: https://mega.nz/#!KV5GFDrT!4KwNlj7q12hRXKlMT2UrYvJxpqVuGjRx_oUCKY3F6L0



Per approfondire la conoscenza di Captain Beefheart la visione di questo magnifico documentario (purtroppo disponibile solo in lingua inglese), prodotto nel 1997 dalla BBC, è imprescindibile.


 










SHINY BEAST (BAT CHAIN PULLER)

Solamente nel 1978 Captain Beefheart riesce finalmente a risolvere le controversie legali e a firmare un contratto con la Warner Bros che gli permette di riregistrare il precedente album ancora inedito che esce col titolo Shiny Beast (Bat Chain Puller). Le registrazioni avvennero negli studi Automatt di San Francisco nel luglio e agosto del 1978; nello stesso periodo in quegli stessi studi i Clash producevano il loro secondo album Give'em Enough Rope e Mick Jones e Joe Strummer, che conoscevano e stimavano la musica di Captain Beefheart si presentarono a lui come fans, ricevendo una cordiale ma decisamente fredda accoglienza. Il disco è dedicato alle organizzazioni che lottano per la difesa e la preservazione dell'ambiente naturale e animale.
Il chitarrista Denny Walley, membro di svariate versioni delle band di accompagnamento di Frank Zappa nella seconda metà degli anni '70, aveva partecipato alle registrazioni della prima, inedita fino al 2012, versione di Bat Chain Puller.
In questo video, in compagnia del gruppo The Muffin Men (una tribute band dedicata alla musica di Frank Zappa), si cimenta nel brano ascoltato in trasmissione dal vivo allo Yellow Snow Festival di Larvik, in Norvegia, nel febbraio 2012





Ancora Denny Walley, questa volta con l'attuale The Magic Band, di nuovo con Suction Prints dal vivo all'Under the Bridge di Fulham, ultima data del tour inglese del 2013 della Magic Band.











DOC AT THE RADAR STATION

In pieno period post-punk e new-wave esce nell’agosto 1980 Doc At The Radar Station per la Virgin Records. Grazie ad una produzione spoglia, il suono del disco unito allo stile sperimentale e avanguardistico che caratterizza l’album si sposano perfettamente con i gusti contemporanei e il disco ottiene ottimi riscontri critici nonostante la voce di Beefheart sia un po’ sottotono e molto materiale sia il risultato di riesumazioni di brani composti e scartati nel passato.
Ecco il brano ascoltato in trasmissione eseguito dal vivo a Parigi nel novembre 1980.





Questo invece è un video tratto da una trasmissione televisiva americana di approfondimento su Captain Beefheart realizzata nel periodo di Doc At The Radar Station dove viene introdotto come 'il padre della new wave'. A inizio intervista dichiara di non aver mai frequentato alcuna scuola (falso mito messo in giro da lui stesso, infatti frequentò le scuole fino alla high school) sostentendo che 'if you want to be a different fish you gotta jump out of school' (se vuoi distinguerti devi stare lontano dalle scuole e dalla loro inevitabile omologazione); spiega anche la sua filosofia del fare musica ovvero 'rompere lo stato catatonico'.











ICE CREAM FOR CROW

Con un’ennesimo rinnovato organico della Magic Band, che vede il grande chitarrista Gary Lucas passare da sporadiche presenze alla partecipazione fissa in formazione, esce nel settembre 1982 Ice Cream For Crow per Virgin Records. Un’ottimo lavoro che nuovamente mostra la creatività dissacrante della musica di Beefheart. La prestazione vocale di Beefheart qui è decisamente a livelli superiori del precedente lavoro nonostante una grande presenza del parlato. Largo spazio nei testi a tematiche ambientaliste.
Per promuovere l'album venne realizzato un bellissimo video clip dell'omonimo brano di apertura dell'album girato nel deserto californiano che però fu rifiutato da MTV con conseguente scarsissima esposizione televisiva. 





Qui il secondo brano tratto dall'album che abbiamo ascoltato in trasmissione fa da sottofondo ad immagini tratte dalla cinematografia anni '30 o '40.




E chiudiamo con questo magnifico medley ad opera del chitarrista Gary Lucas che lega Sure 'Nuff 'n Yes I Do (brano che apre il primo album di Beefheart) a Ice Cream For Crow (che apre l'ultimo album), amalgamati dal ponte unificante della sua straordinaria perizia chitarristica.






Si chiude così l'esperienza artistica di Don Van Vliet in ambito musicale; un'avventura, nel senso più esteso del termine, durata 16 anni in cui la sua originale e spontanea creatività ha infranto confini e portato la 'forma canzone' oltre ogni limite.
Stufo di tutto ciò si ritira definitivamente dalle scene musicali, si isola a vivere nel deserto californiano e si dedica esclusivamente alla pittura, attività con la quale oltre ad ottenere un ottimo successo critico (così come avvenuto con la musica) riesce anche a procurarsi (contrariamente a quanto avvenuto con la musica) un ragguardevole successo commerciale.
Nel anni ’90 si ammala di sclerosi multipla e il 17 dicembre 2010, all’età di 69 anni, si spegne a causa di complicazioni della sua malattia.




Nessun commento:

Posta un commento