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giovedì 29 novembre 2018

#3 TERZA PUNTATA – STAGIONE 7 – RECORDING STUDIOS.11 ABBEY ROAD STUDIOS b - Giovedì 29 novembre 2018, ore 17,00




Proseguiamo il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate all'ascolto della musica lì registrata, alla storia e all'anedottica dei "Recording Studios". 
Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che hanno avuto nella storia della musica pop/rock.
Seconda putnata dedicata a quelli che probabilmente sono gli studi di registrazione più famosi nel mondo: gli Abbey Road Studios di Londra, quelli per intenderci dove i Beatles registrarono la quasi totalità delle loro opere.



Ecco la lista dei brani ascoltati:
Cliff Richard & The Drifter – Move It, 1958 
Shadows – Apache, 1960 
Scorpions - (Ghost) Riders in the sky, 1961 
Hollies - Mr Moonlight, 1964 
Beatles – Boys, 1963 
Beatles - Don't Bother Me, 1963 






CLIFF RICHARD & THE DRIFTERS – MOVE IT

Move It, primo singolo dell'Elvis albionico, accompagnato dai Drifters che di lì a poco diventeranno  The Shadows.
Fu il primo brano r’n’r ad essere registrato fuori dagli USA.





Questa versione è tratta dal tour mondiale commemorativo del quarantennale di carriera di Cliff Richard, iniziato il 5 febbraio 1998 e conclusosi il 18 luglio 1999.











THE SHADOWS – APACHE

The Shadows altro non sono che The Drifters; nati come gruppo spalla di Cliff Richards, parallelamente a quest'attività che parte nel 1958 per concludersi nel 1968, inaugurano una propria carriera strumentale grazie alla loro versione pubblicata nel 1960 del brano Apache del compositore Jerry Lordan. Per evitare cause legali con un omonimo e antecedente gruppo vocale statunitense, cambiarono il proprio nome in The Shadows.







THE SCORPIONS - (GHOST) RIDERS IN THE SKY

Versione strumentale di un classico country/western del 1948. Gruppo inglese di Birmingham da non confondere con I ben più famosi hard rock tedeschi emersi negli anni 70.






THE HOLLIES

Gruppo famosissimo negli anni '60 e primi anni '70 caratterizzato dalle belle armonie vocali a tre voci, in cui militava Graham Nash, meglio noto come la "N" di CSN&Y (Crosby Stills Nash & Young).









BEATLES - BOYS

Il nome Abbey Road è immediatamente associato a quello dei Beatles nell'immaginario collettivo universale, a causa della famigerata copertina del loro bellissimo album del 1969 e soprattutto perchè la quasi totalità della produzione discografica dei Beatles fu registrata in quegli studi che per l'appunto a partire del 1970 assunsero la denominazione ufficiale di Abbey Road Studios (prima d'allora erano chiamati EMI Studios).


Boys fa parte del primo album dei Beatles, Please Please Me pubblicato il 22 marzo 1963.
Ringo Starr alla voce (la sua prima registrazione in assoluto alla voce solista).
Registrata in un singolo take il 11/02/63, giorno stacanovistico in cui registrarono ben 10 brani sui 14 totali del disco. 
Era la “canzone del batterista” (prima di Ringo la cantava Pete Best) e i Beatles la eseguivano incuranti di eventuali implicazioni gay: la versione originale del brano uscita alla fine del 1960 era cantata dal gruppo femminile Shirelles e il testo, lasciato immutato dai Beatles, era cantato da ragazze che parlavano di baciare ragazzi.




BEATLES - DON'T BOTHER ME

Don't Bother Me è un brano del secondo album With The Beatles uscito il 22/11/63. Album dalla copertina iconica: la foto di Robert Freeman (assoldato per via delle sue foto in b/n di John Coltrante, pagato GBP 75, il triplo dei corrispettivi normalmente pagati all’epoca) coi volti dei fab four illuminati nella metà destra mentre la restante parte del viso rimane in ombra (imitata nel tempo da innumerevoli gruppi musicali: Doors, Black Crowes …..).
Brano cantato e composto da George Harrison alla voce; la sua prima composizione in assoluto a venir incisa.  
Questa volta le registrazioni si dilungarono per più tempo: 8 sedute tra il 18/7/63 e il 23/10/63. 
Questo brano fu registrato il 11/09/63 ed è caratterizzato da un suono denso grazie all'uso dell'effetto riverbero applicato alle chitarre, il double-tracking alla voce e un drumming decisamente serrato che conferisce al brano un carattere latino, accentuato dalla struttura "stop and go".




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