Cerca nel blog

giovedì 21 febbraio 2019

#12 DODICESIMA PUNTATA – STAGIONE 7 - RECORDING STUDIOS.18 – COMPASS POINT STUDIOS.a – Giovedì 21 febbraio 2019, ore 17,00



E dopo la breve pausa di "Famolo Strano" riprendiamo il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate all'ascolto della musica lì registrata, alla storia e all'anedottica degli Studi di Registrazione. 

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock.

Oggi parliamo dei Compass Point Studios, situati a Nassau, capitale delle Bahamas (e precisamente nell’isola di New Providence).

Nati nel 1977 su iniziativa di Chris Blackwell, fondatore della casa discografica Island Records, rimasero costantemente attivi per circa un decennio, dopodiché l’impegno di Blackwell in altri tipi di business e la morte per incidente stradale di Alex Sadkin avvenuta a luglio 1987 quando ricopriva il ruolo di manager dello studio, segnarono l'inizio di un periodo di declino alla fine del quale la struttura versava in uno stato di progressivo abbandono. 
Si aggiunga al quadro il fatto che quell’area dei Caraibi divenne in quegli anni un punto di transito molto affollato del traffico di cocaina da Perù e Colombia verso gli USA e l’Europa

Alla fine del 1992, su commissione di Blackwell, gli studi furono completamente ristrutturati da Terry Manning, il quale ne assunse anche la direzione: da allora operarono nuovamente a pieno regime e con crescente successo fino al 2010.


Nel settembre 2010, gli studi annunciarono la chiusura dell'attività: sul sito web ufficiale degli studi una nota permanente recita che «a seguito di incidenti di natura socio-politica avvenuti agli studi o vicino ad essi», Blackwell e Manning ritengono «imprudente continuare ad operare nelle Bahamas». Il sito specifica anche che «chiunque attualmente operi nel vecchio edificio [di Nassau] o nelle sue vicinanze, o affermi in qualsiasi modo di far parte dei Compass Point Studios [...] ne sta utilizzando impropriamente il nome registrato.


La filosofia fondante dei Compass Point Studios è quella di unire bellezza, isolamento e rilassatezza del luogo (unitamente all’alta qualità tecnica della strumentazione disponibile) alla disponbilità di un gruppo di musicisti locali di alta qualità che nel caso specifico erano radicati nel genere reggae/caraibico e la cui colonna portante era la coppia Sly & Robbie, ovvero Sly Dunbar alla batteria e Robbie Shakespeare al basso.

Conosciuta Compass Point Allstars, questa band vide la partecipazione inziale di Mikey Chung (chitarra), Uziah "Sticky" Thompson (percussioni), Barry Reynolds (chitarra), Wally Badarou (tastierista afro/francese abile nell’uso dei sintetizzatori), e successivamenteTyrone Downie (tastierista dei Wailers), e altri. 


Rolling Stones – Emotional Rescue, 1980
Dire Straits – Once Upon A Time In The West, 1979
Talking Heads – Found A Job, 1978
Talking Heads – Born Under Punches (The Heat Goes On), 1980



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm

oppure qui: https://mega.nz/#!WARymawa!vUqJC0CWULebmsJ2qbRRmmqH48NaScfHckn8ilHfueo





ROLLING STONES - EMOTIONAL RESCUE

Dall’omonimo album dei Rolling Stones (il loro 15’ in Gran Bretagna, ovvero 17’ negli Stati Uniti) registrato durante il 1979 in vari studi, tra cui Compass Point, e pubblicato il 20 giugno 1980.
Celebre il falsetto usato da Jagger ad imitazione del Marvin Gaye di Got To Give It Up, anno 1977.

Brano dalle evidenti influenze “disco”, analogamente a Miss You del 1978, è considerato uno dei esempi pratici del crescente dissidio tra Jagger e Richards (che era ostile alle derive disco propugnate da Jagger).
Ecco il video clip ufficiale.





Ed eccoli dal vivo allo United Center di Chicago il 28 maggio 2013.






Da grande fan dei Phish quale sono, non potevo esimermi dal proporre la loro versione del brano, che hanno suonato per la prima volta durante questo memorabile concerto all'Hampton Coliseum il 21 novembre 1997.










DIRE STRAITS – ONCE UPON A TIME IN THE WEST


Dal secondo album dei Dire Straits "Communiquè" (parola che sia in lingua francese che inglese significa “dichiarazione”, “comunicato”) pubblicato il 15 giugno 1979 per la Vertigo Records, registrato dal 28 novembre al 12 dicembre 1978 sotto la produzione di Barry Beckett and Jerry Wexler, veterani dei mitici Muscle Shoals Sound Studio. Brano lento e rilassato, dal sapore reggae e palesemente caraibico.
Qui i Dire Straits, ospiti alla trasmissione televisiva tedesca Rockpalast, la eseguono live il 19 febbraio 1979.





Eccone un'altra, lunga, versione live tratta dal concerto del 19 dicembre 1980 alla Westfahlenhalle di Dortmund, Germania. 














TALKING HEADS – FOUND A JOB


Dal secondo album dei Talking Heads “More Songs About Buildings and Food” registrato nei mesi di marzo e aprile 1978 e pubblicato il 14 luglio 1978.
Primo di una trilogia di album prodotti da Brian Eno (vero e proprio “quinto elemento” della band), che culminerà con lo splendido album Remain In Light, anch’esso registrato a Compass Point.
Eccoli dal vivo nel 1978 alle prese con questa piccola gemma dal sapore decisamente funky.





Questa invece è la versione tratta dal film "Stop Making Sense", diretto da Jonathan Demme, registrata nel dicembre 1983 all'Hollywood's Pantages Theater.







TALKING HEADS - BORN UNDER PUNCHES (THE HEAT GOES ON)

Brano tratto dal quarto e straordinario album dei Talking Heas “Remain In Light”, insuperato capolavoro registrato nei mesi di luglio e agosto 1980, e pubblicato l’8 ottobre 1980 per la Sire Records; capitolo finale della prolifica collaborazione della band con Brian Eno.
Finito il tour mondiale promozionale del loro terzo album “Fear Of Music” i membri del gruppo si prendono una pausa riflessiva, anche per dedicarsi a progetti musicali personali. Chris Frantz (batteria) e Tina Weymouth (basso), marito e moglie, decidono di fare una vacanza alle Bahamas e si installano nei pressi del Compass Point Studio; lì cominciano a sperimentare registrando lunghe e ipnotiche parti strumentali, ispirati dall’afrobeat di Fela Kuti. Quest’esperienza sfocerà da una parte nel loro progetto electro pop Tom Tom Club, e dall’altra nel quarto splendido album dei Talking Heads; infatti decidono di coinvolgere nell’esperienza gli altri membri del gruppo, tutti stanchi della formula ‘cantante/frontman supportato da una band’ che si era delineata nell’ultimo tour; chiamano nuovamente Brian Eno, inizialmente non intenzionato a produrli di nuovo, ma poi conquistato dall’originalità del progetto e del metodo di composizione che prevedeva la registrazioni di basi strumentali molto groovy suonate all’infinito in modo da creare dei “loop” da utilizzare successivamente.
Questa è la versione suonata al concerto del PalaEUR di Roma del 17 dicembre 1980, filmato dalla RAI.





Qui invece David Byrne la ripropone in un concerto del 2009 ripreso dalla televisione francese.





Il brano ha fatto parte della scaletta dei concerti che durante il 2018 David Byrne ha tenuto in tutto il mondo in promozione dell'ultima sua fatica discografica American Utopia.
Questo è il video tratto dal concerto del 16 marzo 2018 a Santiago Del Chile in occasione del Lollapalooza Festival.







Nessun commento:

Posta un commento