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giovedì 28 novembre 2019

#9 NONA PUNTATA – STAGIONE 8 - RECORDING STUDIOS.30 – MOUNTAIN STUDIOS.b – Giovedì 28 novembre 2019, ore 19,00




Prosegue il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate a singoli studi di registrazione, ascoltando musica lì registrata, e raccontandone la storia e l'anedottica.

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock.


Seconda puntata dedicata ai Mountain Studios, gli studi di registrazione presso il Casino di Montreux, in Svizzera.

Famosi per essere diventati proprietà dei Queen a partire dal 1979 e ora sede della visitatissima mostra permanente ‘Queen: The Studio Experience’.

Approfondiamo la conoscenza tecnica di questi studi passando dai Rolling Stones ai Led Zeppelin.



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm


oppure qui: https://mega.nz/#!aBpjAAIZ!cUrr9tC-8BHxCnhopMansIM2eGtgYYRoSmPaSQXj-Ms


ora anche su Spotify: https://open.spotify.com/show/0viNcaubXVZGkbaWik1typ








ROLLING STONES - HEY NEGRITA

I primi ospiti di fama planetaria a registrare nei Mountain Studios sono i Rolling Stones che vi effettuano varie sovraincisioni per l'album Back & Blue, dal 19 al 30 ottobre 1975.
E’ il primo album dopo l’uscita dal gruppo di Mick Taylor, e la registrazioni di questo disco fu sfruttata dagli Stones per fare le audizioni di un nuovo chitarrista. Quindi, seppur per la maggior parte le chitarre sono tutte opera di Keith Richards, nel disco compaiono incisioni di Wayne Perkins, Harvey Mandel, e Ronnie Wood (che diventerà ufficialmente membro degli Stones nel 1976).
Il disco viene pubblicato il 23 aprile 1976.
Ecco il video promozionale ufficiale del brano ascoltato in trasmissione.









MONTY ALEXANDRE TRIO

Montgomery Bernard "Monty" Alexander (nato il 6 giugno 1944) è un pianista jazz giamaicano.
Il suo stile pianistico è caratterizzato da una forte influenza caraibica, da uno swing molto brillante, con un potente vocabolario di bebop jazz ed un senso melodico dal forte radicamento blues.
È noto per i suoi sorprendenti colpi di scena musicali, il brillante senso ritmico e l'intensità drammatica delle sue esecuzioni.
In trasmissione abbiamo ascoltato il brano Drown In My Own Tears tratto dall’album Montreux Alexander - Live! At The Montreux Festival registrato il 10 giugno 1976 durante il concerto tenuto al Montreux Jazz Festival.
Questo è il video del concerto tenutosi 4 giorni dopo al North Sea Jazz Festival.






BILLY COBHAM & GEORGE DUKE BAND

Di questo super gruppo (formato da Billy Cobham alla batteria, George Duke alle tastiere, John Scofield alla chitarra e Alphonso Johnson al basso) in trasmissione abbiamo ascoltato Hip Pockets, brano di apertura dell’album “Live” On Tour In Europe con registrazioni tratte dal concerto del 6 luglio 1976 al Montreux Jazz Festival.
Questo è il video del concerto.



JOHN BONHAM DRUM ORCHESTRA - BONZO'S MONTREUX

E’ un assolo di batteria del batterista dei Led Zeppelin John Bonham. È stato registrato nel settembre 1976 ai Mountain Studios di Montreux, in Svizzera, con effetti elettronici aggiunti in seguito da Jimmy Page. 
Accreditato a John Bonham Drum Orchestra fu scartato dall’album dei Les Zeppelin del 1979 In Through the Out Door.
La traccia è stata pubblicata sull'album compilation del 1982, Coda.
Ecco il resoconto di David Richards sulla sessione di registrazione:
"A quei tempi sembravano vivere in un mondo crepuscolare. Non c'era un orario di inizio di routine per lavorare. Una notte ho ricevuto una chiamata alle 3:00 del mattino. Avevano alcune idee e volevano registrare. Ho telefonato al tecnico del suono in carico allo Studio in quel momento che si è rifiutato di scendere. Sono stato improvvisamente incaricato della sessione ".
L’allora ventenne David Richards era abituato alle attività a tarda notte, avendo assistito a diverse sessioni dei Rolling Stones all'inizio di quell'anno.
Page e Bonham preferirono registrare nella sala da concerto principale del Casinò, raggiungendo rapidamente il suono che volevano. 
"L'idea era di applicare microfoni pick-up a un set di cinque timpani che lo studio aveva in quel momento e di farli passare attraverso vari armonizzatori per creare melodie con la batteria. I tamburi suonavano come voci in canone". 
Fu utilizzato un microfono valvolare AKG C24 alimentato da una console Neve 8048 personalizzata. 
"Utilizzammo anche un microfono stereo posizionato a circa 5 metri di fronte alla batteria, e il suono era imponente!".
La registrazione iniziò con John Bonham che suonava la batteria da solo, per circa dieci minuti “suonando dei groove martellanti e mesmerici" dopdichè Page e Bonham furono concordi nel ritenere di avere una traccia adatta su cui lavorare; decisero pertanto di aggiungere alcune sovraincisioni ed effetti elettronici usando lo studio (piccolo) superiore. 
Dopo alcuni ulteriori piccoli trattamenti elettronici da parte di Page, il brano è stato per fortuna pubblicato su Coda nel 1982; album realizzato allo scopo di chiudere pendenze contrattuali con la Atlantic Records e per permettere ulteriori incassi al fine di far fronte a vertenze fiscali, si tratta di una compilation di brani scartati dalle precedenti uscite discografiche, ma ampiamente circolati in precedenza sul mercato sotto forma di bootleg.
La parola coda, che nel linguaggio tecnico musicale indica un passaggio/frase a chiusura di un brano musicale, è stata quindi scelta come titolo a simboleggiare la fine dell’esperienza Led Zeppelin.
Questo è un video estratto dal concerto dei Led Zeppelin a Seattle nel 1977 in cui John Bonham accenna al brano ascoltato in trasmissione.



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