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giovedì 26 marzo 2020

#23 VENTITREESIMA PUNTATA – STAGIONE 8 - RECORDING STUDIOS.40 – WESSEX SOUND STUDIOS.f – Giovedì 26 marzo 2020, ore 19,00




Prosegue il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate a singoli studi di registrazione, ascoltando musica lì registrata, e raccontandone la storia e l'anedottica.

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock (e non solo).


Sesta puntata dedicata ai Wessex Sound Studios.


Dirty Looks – Let Go, 1980
Talk Talk – New Grass, 1991
Dodgy – Good Enough, 1996
Liverpool Torcida - I'll Be Muslim Too  New Mo Salah Song, 2018
Kula Shaker – Hollow Man (Part 1 and 2), 1996



Nel 1993 la Chrysalis Group mise in vendita i Wessex Sound Studios; furono acquistati da Nigel Frieda (proprietario del Matrix Studio) che li ribattezzò Matrix-Wessex Studios.


Nel 2003 gli studi furono chiusi e venduti alla Neptune Group, un’immobiliare che li ha trasformati in un condominio di 9 appartamenti di lusso chiamato ‘The Recording Studio’ che viene così pubblicizzato: ‘The Recording Studio might no make you a rockstar – but at least you can live like one’.



Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm



oppure qui: https://mega.nz/#!6BhiAAzK!I5l83wZwlEWSIzrg62mLK-sOoviF9feVPIbcaQfcOZ8






ora anche su Spotify: https://open.spotify.com/show/0viNcaubXVZGkbaWik1typ













DIRTY LOOKS - LET GO


Brano tratto dal primo eponimo album dei Dirty Looks, power pop trio da Staten Island, NY, USA formatosi nel 1977.
Autori di una serie di grintose canzoni pop ispirate agli anni '60, la band era composta dal cantante/chitarrista Patrick Barnes, dal batterista Peter Parker e dal bassista Marco Sin.
Il gruppo ha pubblicato due album per la Stiff Records nel Regno Unito (Epic Records negli Stati Uniti), "Dirty Looks" e "Turn It Up", insieme a diversi singoli.
Il loro primo album Dirty Looks ebbe la sua prima pubblicazione in America e come lancio pubblicitario fu improvvisata un’esibizione live su di un camion parcheggiato davanti agli uffici della Epic Records presso la 52esima strada di New York, filmata da una troupe cinematografica, di fronte a svariati impiegati in pausa pranzo e un gruppo di poliziotti impegnati a farsi strada tra la folla per fermare il disturbo.
Il risultato fu un arresto e un filmato di quindici minuti, alcuni spezzoni de quale sono parte integrante del seguente videoclip ufficiale.

 



In questo video li vediamo dal vivo nel 1981 al Peppermint Lounge, storica e celeberrima discoteca di New York attiva tra il 1958 e il 1965, che riaprì i battenti dal 1980 al 1982. 

 












TALK TALK - NEW GRASS 


Brano tratto dal quinto ed ultimo album dei Talk Talk, Laughing  Stock, registrato tra il settembre del 1990 e  l’aprile del 1991, prodotto da Tim Friese-Greene (storico produttore dei Talk Talk fin dal 1983) e pubblicato dalla Verve Records il 16 settembre 1991.
Rimasti in due (il cantante/polistrumentista Mark Hollis e il batterista Lee Harris) i Talk Talk, sulla scia del precedente album del 1988 Spirit Of Eden, realizzano un disco considerato un caposaldo del post rock con l'ausilio dell'improvvisazione strumentale di un grande gruppo di musicisti (alla fine saranno ben 18), attraverso lunghe ed impegnative sessioni di registrazione contrassegnate dalla tendenza perfezionista di Hollis e dalla sua preziosa capacità di creare un'atmosfera ideale in sala di regisrazione.
Grazie ad un nuovo contratto con la Verve Records che li lascia liberi da qualsiasi interferenza creativa, i musicisti coinvolti vengono incoraggiati ad improvvisare liberamente su sequenze di accordi e melodie create da Hollis; le registrazioni di queste improvvisazioni verranno poi combinate da Hollis in post produzione grazie alla tecnologia digitale.
Le registrazioni però vengono effettuate analogicamente con uno Studer A800 a 24 tracce, sfruttando microfonazioni assolutamente non convenzionali e creative.

 






DODGY - GOOD ENOUGH 

Gruppo facente parte della grande ondata del BritPop anni ‘90, i Dodgy pubblicano il 17 giugno 1996 il loro terzo album Free Peace Sweet, da cui è tratto Good Enough, il loro maggior successo commerciale (raggiunge la quarta posizione delle classifiche di vendita inglesi).




Nel 2018, grazie ad un ennesimo esempio della magica alchimia creativa che caratterizza l’innologia da stadio, il brano diventa la base musicale di un canto dedicato a Mohamed Salah da parte dei tifosi del Liverpool:
‘If He’s good enough for you, he’s good enough for me, if he scores another few then I’ll be muslim too.
If He’s good enough for you, he’s good enough for me, sitting in a mosque that’s where I wonna be.

Mo Salah, la la la, la la, la la la la ……….’.

 









KULA SHAKER - HOLLOW MAN (PART 1 & 2)


Accoppiata di chiusura del primo album dei Kula Shaker, registrato tra gennaio e maggio 1996 tra gli altri anche ai Wessex Sound Studios e pubblicato il 16/09/1996 dalla Columbia Records. 
Immediato e grande successo commerciale, appena pubblicato raggiunge la vetta delle classifiche di vendita britanniche.
La copertina disegnata dal fumettista Dave Gibbons raffigura immagini, simboli e personaggi tutti accomunicati dalla lettera K: ohn F. Kennedy, Karl Marx, Gene Kelly, Katharine Hepburn, Kareem Abdul-Jabbar, Danny Kaye, Kal-El (Superman), Boris Karloff (nei panni del mostro di Frankenstein), Krishna, King Kong, Martin Luther King, il Kaiser, Nikita Khrushchev, Grace Kelly, il numero 11 (che simbolizza la lettera K), e il libro Kim di Rudyard Kipling.

Il mellotron all’inizio del brano ci ricorda i King Crimson e ci riporta quasi al nostro punto di partenza di questo lungo viaggio nella storia dei Wessex Sound Studios.

L'intro di mellotron non veniva eseguita nei concerti durante il toour promozionale dell'album, come evidenziato da questo bel video.

 



Nell'ultimo tour della band invece l'intro c'è ed è eseguita magistralmente, come possiamo vedere in questo video amatoriale registrato durante il loro concerto al Namba Hatch di Osaka, Giappone, il 24 novembre 2016. 


 

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