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lunedì 23 novembre 2015

#11 UNDICESIMA PUNTATA – STAGIONE 4 – HIPPIE FESTIVALS - Lunedì 23 novembre 2015, ore 21.45

Puntata dedicata all'ascolto di una piccola selezione di brani legati al tema dei festival hippie della fine degli anni '60, i primi raduni musicali che attirarono miriadi di avventori, in non pochi casi su scala di centinaia di migliaia di spettatori.


Joni Mitchell – Woodstock (Ladies Of The Canyon, 1970) 

Byrds – Renaissance Fair (Younger Then Yesterday, 1967) 
Love - The Red Telephone (Forever Changes, 1967)
Frank Zappa - Flower Punk (We're In It Only For The Money, 1968)  
David Bowie – Memory Of A Free Festival (Space Oddity, 1969) 
Crosby, Stills, Nash & Young – Woodstock (Déjà Vu, 1970)


Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm

oppure qui: https://mega.nz/#!qBAnyYpI!CLzPwhtbNOxOrHjF2RFyqgpYeX-Z4XCyPJEXffrXbQI

JONI MITCHELL - WOODSTOCK

Inizio di trasmissione con la quarta ingranata grazie all'ascolto del personale tributo di Joni Mitchell al 'festival' per antonomasia, quello di Woodstock.
Lei non aveva partecipato all'evento, ma grazie al resoconto di prima mano fattole dall'allora suo fidanzato Graham Nash (che vi aveva preso parte assieme a David Crosby, Neil Young e Stephen Stills) compose un testo che, nelle parole di David Crosby, riuscì a sintetizzare meglio di qualunque altro l’essenza e l’importanza del festival.
Questo video, tratto dal lungometraggio Celebration At Big Sur del 1970, la vede protagonista al Big Sur Folk Festival tenutosi nel settembre 1969 a Big Sur in California, poche settimane dopo Woodstock. Sebbene in seguito abbia maturato un'aperta avversione nei confronti dei grandi raduni musicali, qui Joni Mitchell è chiaramente ed inequivocabilmente entusiasta.
Prima di attaccare col brano illustra al pubblico il celebre ritornello della canzone: "Siamo polvere di stelle, siamo d'oro. E abbiamo dovuto fare in modo di tornare al giardino."






Si diceva sopra dell'avversione di Joni Mitchell nei confronti dei festival musicale; potrebbe essere maturata l'anno successivo all'Isola di Wight dove, dopo aver cantato Woodstock, si interrompe per rivolgersi allo sterminato e molesto pubblico che le impedisce di proseguire con la sua performance.




Quarantaquattro anni dopo Woodstock eccola sul palco del Luminato Festival (annuale mega festival artistico canadese che si tiene a Toronto) in ottima compagnia (tra gli altri Glen Hansard, Rufus Wainwright, Esperanza Spalding) in una splendida versione del brano ascoltato in trasmissione.










THE BYRDS - RENAISSANCE FAIR

Brano tratto dall'album Younger Then Yesterday del 1967 ed ispirato non ad un festival musicale, ma alla Renaissance Fair (una sorta di festa medievale) che dal 1963 si tiene ininterrottamente in California. Il testo comunque si sposa benissimo al mito del festival hippie: “I think that maybe I'm dreaming I smell cinnamon and spices I hear music everywhere All around kaleidoscope of color I think that maybe I'm dreaming”
Eccone un'ottima versione ad opera del gruppo Earlybyrds, probabilmente una tribute band dei Byrds.









LOVE - THE RED TELEPHONE

Brano stupendo tratto dal terzo album dei Love "Forever Changes" del 1967 che il regista Ang Lee ha scelto per fare da sottofondo alla scena più psichedelica del suo film dedicato al festival dei festival Taking Woodstock (in italiano Motel Woodstock) del 2009: quella in cui il protagonista si prende un acido.





Per celebrare il 35' anniversario dell'uscita di Forever Changes, l'album da cui è tratto il brano ascoltato in trasmissione, Arthur Lee, da poco uscito di galera dove ha vissuto i precedenti 5 e anni e mezzo, nel 2002 riprende ad esibirsi in pubblico a nome Arthur Lee & Love.
Qui lo vediamo protagonista sul palco di uno dei più famosi e longevi festival musicali inglesi: Glastonbury, anno 2003.











FRANK ZAPPA - FLOWER PUNK

Col suo stile tipicamente irriverente negli stessi anni Frank Zappa faceva una satira dissacrante della moda hippie, culminante nell'album We're In It Only For The Money del 1968 (celebre per la copertina che è una feroce parodia dissacralizzante di quella di Sgt. Pepper dei Beatles) in cui è contenuto il brano ascoltato in trasmissione la cui struttura armonica si basa sullo stesso giro di accordi di Hey Joe, con una citazione di Wild Thing, il tutto però velocizzato e spersonalizzato, molto simile a ciò che faranno i Devo dieci anni dopo.
In questo video l'ottimo gruppo tributo Aufrichtiges Zappa esegue il brano ascoltato in trasmissione in medley con What's The Ugliest Part Of Your Body, brano parimenti tratto da We're In It Only For The Money.





Questi invece sono gli Z3, tra i miei Zappa-tribute preferiti, originali e bravissimi in quanto ripropongono il repertorio zappiano col classico organico di un organ trio (tastiere, chitarra, batteia e basta).
Eccoli alle prese con Flower Punk, ma non prima di una splendida e dilatata esecuzione di Village Of The Sun.
















DAVID BOWIE - MEMORY OF A FREE FESTIVAL

Il 16 agosto 1969 presso il parco pubblico Croydon Road Recreational Ground nel comune metropolitano londinese di Bromley si tenne il Beckenham Free Festival cui partecipò David Bowie (che contribuì pure all'organizzazione dell'evento). Il brano ascoltato in trasmissione è il suo personale omaggio all'evento.
Il 16 settembre 2013 nello stesso luogo si è tenuto il Memory Of A Free Festival con lo scopo di raccogliere fondi da destinare al restauro dello storico gazebo del parco, lo stesso in cui si era esibito Bowie 44 anni prima. Ovviamente non sono mancati gli omaggi al brano ascoltato in trasmissione eseguito dagli artisti partecipanti all'evento.






























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