Cerca nel blog

lunedì 9 novembre 2015

#9 NONA PUNTATA – STAGIONE 4 – DEBUTTI - Lunedì 9 novembre 2015, ore 21.45


Ritorniamo a quella che era l'originaria intenzione programmatica di questa trasmissione e-radiofonica (o è meglio dire web-radiofonica? ... anche liquid-radiofonica non è male però) ovvero l'ascolto di brani di apertura dei primi album pubblicati dai gruppi musicali e/o artisti selezionati.
Qui ci siamo collegati alla puntata del 12 ottobre durante la quale avevamo ascoltato un brano in cui suonavano Al Kooper e Mike Bloomfield, due musicisti prolifici che hanno militato in svariate formazioni. Quindi ci siamo dedicati a loro due.

The Blues Project - Goin'Down Louisiana (Live At Café A Go Go, 1966)

The Blues Project – I Can’t Keep From Crying (Projections, 1966)
Blood, Sweat & Tears - Overture + I Love You More Than You'll Ever Know (Child Is Father to the Man, 1968)
Paul Batterfield Blues Band – Born In Chicago (The Paul Butterfield Blues Band, 1965)
Electric Flag – Killing Floor (A Long Time Comin', 1968)


Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm

oppure qui: https://mega.nz/#!rFZHFYxb!yzvWbjD3imai-dOfq92JtN1_MCzwt-CKo6pB6l--z7M



THE BLUES PROJECT

Gruppo nato nel 1965 nel Greenwich Village a Manhattan (ma ebbe purtroppo breve vita e nel 1968 era praticamente sciolto), formato da ottimi musicisti (Al Kooper entra a farne parte nel 1966) e con una forte propensione alla fusione di generi e alla prassi improvvisativa, tanto da esser considerati i "Grateful Dead della East Coast". 
La cosa è piuttosto evidente in questi due video: il primo è tratto dalle riprese fatte al Monterey Pop Festival il 18 giugno 1967, il secondo da un programma televisivo americano andato in onda il 4 settembre dello stesso anno.











Nei due video precedenti Al Kooper era già uscito dal gruppo, sostituito dal tastierista/cantante di colore John McDuffy. In questo video, tratto da un concerto-reunion del 1990, invece è di nuovo sul palco con gli ex compagni ad eseguire il brano di apertura del loro secondo album, che abbiamo ascoltato in trasmissione.













BLOOD, SWEAT & TEARS

Gruppo nato nel 1967 e mai discioltosi, quindi incredibilmente longevo, ma che ha visto avvicendarsi nelle proprie file un numero immane di musicisti. Nella prima formazione c'erano due ex-Blues Project: Al Kooper e il chitarrista Steve Katz.
I Blood, Sweat & Tears (BST) sono tra gli esponenti di punta del genere jazz-rock, ovvero strutture musicali tipicamente rock suonate con organici da jazz-band, ampie sezioni fiati, attitudine all'improvvisazione.
In trasmissione abbiamo ascoltato i due brani di apertura del primo album dei BST, Overture (una splendida composizione strumentale ad opera di Al Kooper che introduce i temi musicali che verranno successivamente sviluppati nel disco) e lo splendido blues lento I Love You More Than You'll Ever Know sempre composto da Al Kooper, che in questo video del 10 febbraio 2012 lo esegue al BB King di New York.





Qui invece una BST che rispetto alla formazione della registrazione ascoltata in trasmissione ha in comune solamente il batterista, si cimenta nel brano in questione in un concerto in Germania nel 1974 ripreso dalla televisione.





Qui invece è Amy Winehouse a confrontarsi col brano in questione.





Chiudiamo con questo magnifico video, vera e propria epitome del fenomeno Blood Sweat & Tears, qui ospiti della trasmissione televisiva This Is Tom Jones nel 1969.











PAUL BATTERFIELD BLUES BAND

L'ottimo e "enfant prodige" Mike Bloomfield, chitarrista, cresce a Chicago, culla del blues elettrico di cui lui si innamora spasmodicamente assimilandone gli idiomi così bene da venire accettato dalla comunità nera della città. Lui affermava che "in questo paese i neri vivono un’intensa sofferenza esteriore, gli ebrei (lui proveniva da una famiglia ebraica. ndst) vivono un’intensa sofferenza interiore; questo dolore mi accomuna a loro ed è il fulcro della musica blues”: sante parole.
Il suo primo gruppo sono i Paul Batterfield Blues Band assieme al cantante/armonicista Paul Batterfield, il chitarrista Elvin Bishop e due ragazzi di pelle nera che provengono dal gruppo di accompagnamento di Howlin Wolf. Il loro primo eponimo album esce nel 1965 e si apre con l'autobiografico brano ascoltato in trasmissione.
Qui siamo nel 1979 e Paul Batterfield è sul palco assieme all'ex-Band Rick Danko.





Il brano non poteva mancare al reunion concert della Paul Butterfield Blues Band tenutosi al Greek Theater di Berkeley presso San Francisco il primo ottobre 1978.













ELECTRIC FLAG

Mike Bloomfield, personaggio vulcanico, si stanca presto della routine musicale della Paul Batterfield Blues Band e decide di abbandonare il gruppo e trasferirsi a San Francisco, dove l'ambiente musicale è molto più aperto alle sperimentazioni e contaminazioni (che lui stesso aveva cercato di operare all'interno del combo di Chicago; ne è prova evidente il lungo brano "East West", che in trasmissione ha fatto da sottofondo al parlato, e che domina l'intero del lato B del loro secondo album; brano in cui suggestioni musicali orientali si fondono con lo stile blues che è loro più proprio).
A San Francisco fonda gli Electric Flag assieme al batterista Buddy Miles (già con Wilson Pickett e poi con Jimi Hendrix nella Band Of Gypsys) e al cantante Nick Gravenites. Il loro progetto artistico è analogo a quello contemporaneamente portato avanti dai Blood Sweat & Tears, cioè un ibrido che incorporasse in maniera originale e spontanea un pò tutti i vari generi della cultura musicale popolare nordamericana: blues, country, rock, pop, gospel, soul, jazz, r&b. Loro lo definivano "American Music", oggi si parla di "Cosmic American Music".
Il loro primo album si apre col brano ascoltato in trasmissione, Killing Floor, una cover di Howlin Wolf qui eseguita live dall'attuale formazione al Cecil and Ramones, Quebec, Canada il 30 settembre 2014.





Anche gli Electric Flag parteciparono al Festivla di Monterey nel 1967 e qui ne abbiamo due testimonianze.







Nessun commento:

Posta un commento