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giovedì 28 marzo 2019

#17 DICIASSETTESIMA PUNTATA – STAGIONE 7 - RECORDING STUDIOS.22 – DECCA STUDIOS.b – Giovedì 28 marzo 2019, ore 17,00


Proseguiamo con il progetto sugli studi di registrazione: serie di puntate dedicate all'ascolto della musica lì registrata, alla storia e all'anedottica degli Studi di Registrazione. 

Con l'intento di dimostrare l'enorme valenza artistica che i singoli e diversi 'Recording Studios' hanno avuto nella storia della musica pop/rock.


Seconda puntata dedicata ai Decca Recording Studios, gli studi di registrazione londinesi della Decca Records, la grande rivale della EMI. 


Partiamo dalla prima registrazione in alta fedeltà del 1946 per arrivare al primo strepitoso singolo di Tom Jones, passando dalla famosa audizione dei Beatles del primo gennaio 1962, che furono scartati dai discografici della Decca Records.


Stravinskij - The Shrove-Tide Fair (towards evening), 1946

Brian Poole And The Tremeloes - Twist Little Sister, 1962
Beatles – Searchin’, 1962
Tom Jones – Is Not Unusual, 1964

Per ascoltare/scaricare la puntata: http://www.radiosonora.it/it/programmi/279-love-dj-stavros.htm


oppure qui: https://mega.nz/#!SNJnHAiB!9FbqbdRz8pF9fCHy5EmXAbfxG7R6s1whYJ8DO_fPrig



STRAVINSKIJ - THE SHROVE-TIDE FAIR (TOWARDS EVENING)

La Decca è stata fin da subito in prima linea nello sviluppo del suono stereo, contrariamente ai rivali EMI che hanno cominciato più tardi a prendere seriamente in considerazione la cosa. L’origine di tale interesse della Decca è da far risalire al 1943, anno di invenzione del Decca Navigator, un navigatore per navi e aerei basato sui segnali radio; quest’invenzione fece sì che il governo britannico commissionasse alla Decca un idrofono (microfono apposito per captare suoni in ambiente marino) di alta fedeltà capace di individuare e captare le basse frequenze e riconoscere il rumore dei motori dei sottomarini tedeschi, che durante la seconda guerra mondiale imperversavano nella Manica e nell’Oceano Atlantico.
Dopo la guerra questa tecnologia fu utilizzata per migliorare la resa sonora dei dischi e ribattezzata FFRR Full Frequency Range Recording, e permetteva la registrazione e riproduzione fedele di un spettro di frequenze dai 60 Hz (circa il penultimo DO basso del pianoforte) ai 15 kHz (ben oltre il suono più acuto del pianoforte che arriva a 4,2 kHz). Il primo disco FFRR commercializzato fu una registrazione di Petruška di Stravinskij eseguita dalla London Philarmonic Orchestra diretta da Ernest Ansermet, pubblicata nel 1946.





Il brano ascoltato in trasmissione, che nelle battute iniziali presenta delle somiglianze lampanti con l’ouvrture di Jesus Christ Superstar (musiche di Andrew Lloyd Webber), è tratto dalla quarta scena “La Fiera del Carnevale (verso sera)" (Shrove Tide sono i tre giorni culminanti del Carnevale, da domenica a martedì grasso) del balletto Petruška composto fra il 1910 e il 1911. Fu una delle prime creazioni del coreografo Michel Fokine realizzata per la compagnia dei Ballets Russes di Sergej Djagilev.

La storia è basata sull'omonimo personaggio della tradizione russa, una marionetta dal corpo di segatura e la testa di legno, che prende vita e riesce a provare sentimenti.
Sotto l'aspetto musicale Petruška è un'opera totalmente innovativa; la partitura stravinskiana usa un linguaggio che pone fine agli ultimi residui di connotazioni romantiche ed impressionistiche ancora presenti nelle opere del tempo. Stravinskij qui rinuncia anche alle atmosfere suggestive ed alle raffinate armonie che aveva ottenuto nel suo Uccello di fuoco; invece di proseguire su quella strada di successo, volta decisamente pagina. I colori sonori d'urto, le dissonanze, le frasi melodiche brevissime che non si risolvono mai in uno sviluppo, l'uso di un ritmo secco e scandito, il caleidoscopio di motivi utilizzati e derivanti da canti popolari, da valzer, da canzoni banali, fanno di Petruška il primo balletto veramente moderno. Caratteristiche stilistico e compositive che culmineranno due anni dopo con le musiche per il balletto Sacre Du Printemps.
In questo video vediamo la Compagnia del Balletto del Teatro Bolshoi Ballet Company impegnata nella quarta scena ascoltata in trasmissione, con la Bolshoi State Academic Theatre Orchestra diretta da Andrey Chistiakov.








1 GENNAIO 1962: LA DECCA RISPEDISCE A CASA I BEATLES

La Decca Records è entrata tristemente nella storia per non aver messo sotto contratto i Beatles in seguito ad un’audizione svoltasi il 01/01/1962.
L’audizione si svolse allo Studio 2 ed era il frutto di lunghi mesi di incessante e spesso frustrante lavoro da parte di Brian Epstein, manager dei Beatles, che in quella fredda mattina si cimentavano per la prima volta in uno studio di registrazione professionale.
Erano particolarmente nervosi e nelle parole di Lennon la loro esibizione fu veramente scarsa. Il non abile batterista Pete Best fu piazzato dietro un pannello fonoisolante nascondendolo agli altri membri del gruppo, Paul e John cantarono e suonarono male, e solo George Harrison fu all’altezza delle qualità del gruppo.
Registrarono 15 tracce dal vivo direttamente in mono, senza la possibilità di effettuare aggiustamenti alle registrazioni e senza poterle neanche ascoltare doverosamente.
Lasciarono gli studi sconsolati, ma Epstein era rimasto speranzoso di strappare un contratto discografico contando anche su fatto che la Decca fosse interessata ad accontentarlo, dato che era padrone di uno dei principali negozi di dischi di Liverpool.
Qualche settimana più tardi, Dick Rowe (discografico Decca) comunicò il rifiuto del gruppo; leggenda narra che commentò (ma lui ha sempre negato) la bocciatura con una frase del tipo “Non ci piace il vostro sound, i gruppi pop chitarristici sono destinati a scomparire”.
Sta di fatto che la Decca si lasciò sfuggire quella che diventerà la più famosa band pop della storia, preferendo a loro gli oggi sconosciuti Brian Poole And The Tremeloes, che avevano fatto l’audizione lo stesso giorno.
Il nastro di queste registrazioni rimase negli archivi Decca per molti anni, poi sparì e cominciarono a circolare vari bootleg dell’audizione. Cinque delle quindici tracce furono pubblicate nel 1995 nella Beatles Anthology Volume 1.
In trasmissione abbiamo ascoltato il lato A del primo singolo di Brian Poole And The Tremeloes pubblicato dalla Decca nel 1962.




Qui invece vediamo Brian Poole And The Tremeloes in una delle prime apparizioni su schermo, nella fattispecie per il grande schermo, nella pellicola Just For Fun del 1963.





Tra i quindici brani della famosa audizione dei Beatles abbiamo scelto Searchin'.





Qui un ancora giovanile Paul McCartney (siamo nei primi anni '80) ricorda l'evento e canticchia, non senza una buona dose di sana ironia, il brano.







Conseguentemente al rifiuto dei Beatles, la Decca non si fece sfuggire i Rolling Stones, che strapparono condizioni contrattuali particolarmente favorevoli; tra le varie clausole c’era quella  di poter registrare in studi diversi dai Decca Studios (contrariamente ai Beatles che registrarono la quasi totalità della prorpia discografia agli EMI Studios); e così i Rolling Stones preferirono sempre utilizzare altri studi (Regent Sound, Olympic, e studi statunitensi).








TOM JONES - IS NOT UNUSUAL

Brano composto da Les Reed and Gordon Mills e originariamente concepito per la voce di Sandie Shaw. L’allora assolutamente sconosciuto Tom Jones, che aveva inciso l’anno precedente per la Decca il suo primo singolo, ne registrò una versione dimostrativa ai Decca Studios l’11 novembre 1965: la sua interpretazione fu talmente ben riuscita che Sandie Shaw decise di non cantarla raccomandando la pubblicazione della versione demo di Tom Jones.
Il singolo pubblicato nel gennaio 1965 guadagnò la prima posizione della classifica britannica.
Parteciò alla registrazione Jimmy Page alla chitarra (anche se l’arrangiatore Les Reed ha sempre dichiarato che così non fu) e un tastierista reclutato all’ultimo secondo (quello della band di Tom Jones non era disponibile) dall’anonimo nome di Reginald Dwight, che qualche anno dopo avrebbe adottato il nome d’arte di Elton John.




Tom Jones ha cantato Is Not Unusual svariate volte all'Ed Sullivan Show durante il 1965.
Il 21 aprile 1968 lo fece nuovamente: eccone il video.




Vero e proprio suo marchio di fabbrica, Is Not Unusual fu la sigla del famoso programma televisivo This Is Tom Jones che andò in onda per ben 65 puntate tra il 1969 e il 1971.
In questo video Stevie Wonder, ospite della trasmissione, si cimenta in duo con Tom Jones in un medley di brani che culmina proprio con Is Not Unusual.




E in un programma televisivo inglese degli anni '80 eccoli nuovamente alle prese con quest'evergreen.



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